FCA multata di 30 milioni di dollari negli USA
Fiat Chrysler Automobilies ha ricevuto una multa di 30 milioni di dollari (pari a circa 25,6 milioni di euro) per aver corrotto alcuni leader sindacali. In un lasso di tempo di 8 anni, i rappresentanti del sindacato americano UAW hanno ricevuto più di 3,5 milioni di dollari in contanti e oggetti di valore attraverso un centro di formazione gestito in modo congiunto da FCA.
Come riporta Detroit Free Press, il pubblico ministero aveva rilevato che il capo delle relazioni sindacali di FCA, Al Iacobelli, ha girato denaro a cinque rappresentanti dell’UAW e a un coniuge. Inoltre, nel 2014, ha estinto un mutuo su una casa da 262.000 dollari attraverso i fondi del centro di formazione.
Il giudice della corte distrettuale degli Stati Uniti, Paul Borman, ha condannato FCA US dopo che la stessa a marzo si era dichiarata colpevole per la violazione del Labor Management Relations Act. L’assistente procuratore Erin Shaw ha dichiarato al giudice che l’ammissione di colpevolezza di FCA è stata particolarmente significativa: infatti spesso casi aziendali come questo si traducono in continui rinvii di giudizio.
“Siamo stati informati dai nostri colleghi del Dipartimento del Lavoro a Washington che questo caso segna una delle più grandi violazioni al Taft-Hartley Act nella storia deli USA, se non la più grande” ha dichiarato Erin Shaw.
“La condotta criminale di FCA e dei suoi rappresentanti ha notevolmente minato la fiducia che gli uomini e le donne che lavorano in fabbrica e nelle catene di montaggio ripongono nei loro leader sindacali, così come nell’integrità del processo di contrattazione collettiva”.
Il centro di formazione era stato inizialmente istituito negli anni Ottanta per formare i lavoratori, “ma nel tempo, lo scopo meritevole del centro è stato corrotto – ha aggiunto Shaw –. Il centro di formazione è stato il canale di molti pagamenti illegali, come in questo caso”.