A novembre il mercato auto risale ancora la china ma non basta
Il trend del mese di novembre è nuovamente positivo. Il mercato auto italiano a partire dalla tarda metà all’anno ha ritrovato un poco di vigore. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno la quota è maggiore del 13,8%. Ma nonostante i numeri indichino una crescita, il risultato complessivo stenta ancora decollare e certamente il cambio di passo non ci sarà a dicembre. Ecco perché dall’inizio dell’anno si è perso per strada l’11,4% di vetture immatricolate. Colpe e cause sono sempre le stesse, ma l’orizzonte 2023 non sembra fornire prospettive migliori.
Il classico tiene botta
Indubbiamente la maggior parte delle vetture di più recente immatricolazione sono elettrificate. Un “semplice” mild-hybrid è più che sufficiente per guadagnare questo titolo. Ma più l’Europa vola verso l’elettrico, più l’Italia rimane fedele alla tradizione. Almeno stando ai numeri del mese di novembre, dove le alimentazioni diesel e benzina (non elettrificate) salgono di quota rispettivamente a +9,2% e +14%. Ancora più rilevante il GPL che segna un considerevole +38% se paragonato con lo stesso periodo dell’anno precedente. Il metano invece in caduta libera.
Tornando invece a parlare di elettrificazione, ma non ancora di elettrico puro, il mix di mild-hybrid, full-hybrid e plug-in hybrid (fanno eccezione i modelli diesel) lancia segnali positivi. Tutte le categorie sopra menzionate vantano infatti il segno più. Chi invece è in assoluta controtendenza rispetto allo scorso anno è l’elettrico puro. In questi casi carta canta, dato che si è passati dalle 6.963 unità immatricolate a novembre 2021 alle 5.162 di novembre 2022 (-25,9%). La direzione è certamente tracciata, ma il pubblico sembra sempre meno ricettivo.
Chi sale chi scende
A tirare le somme sono ovviamente le case auto. Tendenzialmente sono più quelli che celebrano nel mese di novembre 2022. All’interno del Gruppo Stellantis la risalita di Alfa Romeo dopo la commercializzazione di Tonale è un dato di fatto. Anche DS, sebbene con proporzioni assolute differenti, viaggia con migliori prospettive. Quando invece il punto debole sono Citroen e Opel.
Un po’ come SEAT nel Gruppo Volkswagen. Perché se Cupra è una certezza, i brand spagnoli all’interno del Gruppo sono comunque due. Bene poi tutto il comparto cinese (e italo cinese) che sta letteralmente rinnovando il parco auto nazionale. Da MG a DR Motors i risultati sono tangibili e positivi. E pure il fronte premium ha di che sorridere, dato che brand come BMW e Mercedes segnano un netto passo avanti rispetto allo stesso mese di novembre del 2021.
La Top Ten del mese di Novembre
NOME VETTURA | UNITÀ IMMATRICOLATE |
Fiat Panda | 8.892 |
Dacia Sandero | 4.084 |
Lancia Ypsilon | 3.602 |
Toyota Yaris | 3.135 |
Volkswagen T-Cross | 2.940 |
Fiat 500 | 2.873 |
Jeep Renegade | 2.776 |
Ford Puma | 2.415 |
Citroen C3 | 2.231 |
Volkswagen T-Roc | 2.184 |