Tesla si rifornirà di nichel in Australia tramite la BHP
Tesla ha scelto la BHP, multinazionale operante nel campo dell’estrazione di materie prime, per ottenere il nichel dalle sue miniere in Australia occidentale.
L’azienda non ha fornito dettagli sul volume dell’ordine o sulla durata del contratto. Tuttavia, entrambe le parti concordano sulla volontà di rendere più sostenibile la catena di produzione delle batterie, includendo una particolare attenzione alla tracciabilità delle materie prime. Le due aziende vogliono anche collaborare per soluzioni di stoccaggio delle batterie per ridurre le loro stesse emissioni di CO2.
BHP ha già descritto la sua miniera di nichel nell’Australia occidentale come uno dei siti più sostenibili al mondo. “BHP estrae il nichel con le più basse emissioni di carbonio al mondo e siamo vicini all’obiettivo dell’impatto zero sulle nostre operazioni” ha dichiarato Edgar Basto, presidente di BHP Minerals Australia.
Il gruppo prevede che la domanda di nichel per le batterie aumenterà fino al 500% nel prossimo decennio, in larga parte a causa della maggiore richiesta mondiale per veicoli elettrici.
Non è una novità per Tesla quella di trattare direttamente con le compagnie di estrazione. In precedenza, sempre nel 2021, la Casa americana aveva firmato un contratto di fornitura di idrossido di litio con i cinesi Sichuan Yahua Industrial Group.
Il nuovo accordo è essenziale nell’ottica dell’aumento del contenuto di nichel nelle celle da parte di Tesla.