Airspeeder, chi sono i primi piloti di auto elettriche volanti al mondo?
Airspeeder ha presentato i primi tre piloti di auto elettriche volanti a livello globale. Sono concorrenti che provengono dai settori del volo con i droni e delle corse automobilistiche d’élite.
Stiamo parlando di Emily Duggan, Zephatali Walsh e Fabio Tischler, tre autentici pionieri di un settore destinato a fare la storia nel proprio genere. La sfida tra veicoli volanti sta per iniziare e il marchio Airspeeder è in prima linea per bruciare una concorrenza sempre più agguerrita.
Airspeeder, la battaglia delle auto elettriche volanti
Tutto è iniziato nel 2019, quando il fondatore di Airspeeder e Alauda Aeronautics Matt Pearson ha definito una visione ben precisa per dar forma a uno sport davvero avveniristico. Da diverse generazioni, si parla della futura introduzione delle auto volanti. Nel corso degli ultimi due anni e mezzo, l’evoluzione in questo senso è stata davvero notevole.
I veicoli si sfideranno nelle Exa Series. La serie potrebbe fissare gli standard per i prossimi veicoli volanti, con concorrenti che non solo correranno in pista, ma saranno protagonisti di un viaggio di sviluppo di assoluto rilievo.
Il primo volo di queste vetture straordinarie risale all’estate del 2021, in Australia del Sud. Oltre 1500 persone si sono candidate per diventare i primi piloti di auto elettriche volanti al mondo. Sono stati proprio Emily, Zephatali e Fabio a vincere il concorso, in base alla loro capacità di lavorare in gruppo e alle loro doti di guida.
Emily Duggan viene considerata come la pilota da corsa più performante in Australia e una vera stella nascente dello sport, con 12 vittorie, 33 podi e 2 pole position. Zephatali Walsh è un esponente di spicco della Drone Champions League, mentre Fabio Tischler è un pilota di droni FPV apprezzato in tutto il mondo. I tre saranno guidati da Airspeeder e Alauda verso un processo di formazione e sviluppo molto vigoroso, con oltre 2000 ore di lavoro collettivo al simulatore.
Il loro obiettivo sarà quello di padroneggiare la dinamica di un veicolo da corsa con un rapporto spinta-peso analogo rispetto a quello di un jet da combattimento F16. A tutto ciò, ovviamente, bisogna aggiungere la capacità di manovrare un mezzo di trasporto come se fosse una vettura di Formula 1… ovviamente i piloti sono saranno fisicamente sulle “auto volanti”, trattandosi di veicoli radiocomandati.