Alle origini della sigla GT-R, dalla Prince Motors alla gloria Nissan
Per trovare le origini della GT-R bisogna andare indietro parecchio nel passato. Nel 1964, tutti si aspettavano che la Porsche 904 avrebbe vinto il Japanese Grand Prix. Tuttavia la Prince Skyline S54 GTB, costruita e sviluppata nel Paese del Sol Levante, riuscì a restare incollata alla vettura tedesca, entrando nel cuore dei giapponesi. Se questa berlina a quattro porte leggermente modificata riusciva a competere con i mostri europei, dove poteva arrivare un veicolo costruito apposta per le corse? La miccia per la prima età dell’oro dell’automobilismo giapponese era appena stata accesa.
La Prince Motors Company avrebbe guidato la carica, sviluppando la prima auto progettata appositamente per le corse, la R380, che vinse il Japanese Gran Prix nel 1966. I dati raccolti attraverso le numerose vittorie della R380 vennero incanalati da Shinichiro Sakurai e dal suo team in un nuovo progetto della Prince Motors. Lo sviluppo della nuovissima C10 Skyline era iniziato, ma la Prince avrebbe avuto vita breve e il modello debuttò nel 1968 come Nissan Skyline.
Sebbene inizialmente fosse equipaggiata con una semplice motore OHC G15 da 1,5 litri, il più comune propulsore della serie L da 2,0 litri venne lanciato nell’ottobre del 1968 sui modelli 2000GT e GT-X. La primissima Skyline GT-R arrivò sul mercato nel 1969 come berlina a 4 porte, dotata dell’iconico motore S20 di Nissan. Questo 2 litri DOHC a 6 cilindri in linea produceva la notevole (per l’epoca) potenza di 160 CV.
La 4 porte PGC10 GT-R vinse 33 gare di fila e la sua erede a due porte (KPGC10) lanciata nel 1971 continuò il filotto con ulteriori 17 gare vinte, per un totale di 50 vittorie che fecero entrare di diritto nella storia. Questo dominio sui circuiti giapponesi resero immortale il nome della GT-R in Giappone.
Rimangono ancora dispute su chi tra Nissan e Isuzu (con la Bellet GT-R del 1969) utilizzò per prima la sigla GT-R, ma è difficile che qualcuno voglia discutere su quale marchio abbia dato la gloria alla combinazione di queste tre lettere.