A Pebble Beach l’Aston Martin Valkyrie si scopre e diventa Spider
In quel di Pebble beach fa il suo debutto la versione scoperta di Aston Martin Valkyrie, che assume pertanto la denominazione Spider. La Produzione sarà limitata a 85 unità in tutto il mondo e le consegne sono previste a partire dal secondo semestre del 2022.
Un passaggio quasi fondamentale nell’evoluzione dell’hypercar britannica, che non poteva non accontentare la potenziale platea degli appassionati delle vetture open air. Ciò detto, la Aston Martin Valkyrie Spider altro non è che una Valkyrie senza tetto. Nel senso che è provvista di un elemento leggero rimovibile su misura, composto da un pannello centrale in fibra di carbonio, agganciato alla vasca nella parte posteriore e alla cornice del parabrezza nella parte anteriore. Aprendo le porte, il tetto può essere semplicemente sollevato e riposto. Sono state apportate modifiche alla vasca in fibra di carbonio per supportare i pannelli del tetto rimovibili e il layout del tettuccio, oltre a nuove portiere. Ora sono incernierate anteriormente, ridisegnate per inclinarsi in avanti.
Perfomance al top
L’esclusivo propulsore ibrido V12 da 1155 CV dell’Aston Martin Valkyrie rimane invariato. La Spider ha ricevuto aggiornamenti alla sua struttura in fibra di carbonio, oltre a una precisa ricalibrazione sia dell’aerodinamica attiva che dei sistemi di telaio attivi. Capace di raggiungere un velocità massima di 330 km/h con il tetto rimosso (350 km/h con il tetto installato), è l’Aston Martin “aperta” più veloce ed estrema mai costruita.
Il Chief Technical Officer di Red Bull Racing, Adrian Newey, ha dichiarato: “Fin dall’inizio del progetto Aston Martin Valkyrie siamo stati guidati da obiettivi rigorosi che andavano ben oltre qualsiasi precedente auto da strada […]. Quello che vedi è un semplice pannello del tetto rimovibile, ma la sfida di rimanere fedele al concetto Valkyrie era tutt’altro. Il mantenimento delle prestazioni aerodinamiche con il tetto rimosso era di fondamentale importanza, allo stesso modo mantenendo al minimo gli inevitabili aumenti di peso e massimizzando il divertimento per il guidatore”.