Auto in Italia, Governo fa sul serio: le parole del Ministro sono inequivocabili I Scenari completamente nuovi
Nuovo sguardo sulla produzione di auto in Italia: le parole del Ministro.
Nelle scorse ore, il Ministro delle imprese e del made in Italy ha parlato della situazione dell’industria automobilistica italiana in occasione de “Il giorno delle Verità“. Qui, Maurizio Belpietro gli ha chiesto di commentare l’annuncio di Stellantis della prossima vendita, in Italia e in Europa, di veicoli cinesi e, a tal proposito, Urso ha voluto dire la sua.
Nelle scorse ore, infatti, Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, ha annunciato che anche in Italia e in Europa si apriranno le vendite delle macchine elettriche cinesi Leapmotor. La data di apertura di questo mercato sarà nel mese di settembre. Per Stellantis quello in corso non è affatto un momento roseo: negli Stati Uniti, così come in Italia, è stato annunciato un nuovo taglio di dipendenti ed anche nel Regno Unito il rinomato gruppo automobilistico sta vivendo delle difficoltà.
Ecco quindi qual è il parere del Ministro Urso in merito alla prossima vendita in Italia di veicoli cinesi e, a tal proposito, qual è il suo punto di vista sull’industria automobilistica del nostro paese.
Urso non ha dubbi: ne serve un altro
“È essenziale che in Italia vi sia almeno un altro produttore automobilistico oltre a Stellantis” ha detto il Ministro Urso a Belpietro in occasione de “Il giorno delle Verità”. In Italia, infatti, c’è un’unica impresa automobilistica che, a partire da settembre, venderà nella propria rete delle auto cinesi, fatto che preoccupa e non di poco il Ministro del Made in Italy. A tal proposito, Urso si augura che ci sia un accordo per la vendita che tenga conto del piano industriale.
“Allo stesso modo, mi auguro che nel nostro paese ci siano investimenti volti ad aumentare la produzione di veicoli, come ha detto Tavares” ha anche aggiunto, sperando quindi che nel prossimo futuro il numero di auto prodotte in Italia sia un numero tale da consentire lo slaccio da altri mercati, come quello cinese.
Il parere di Tavares
Tavares, nelle scorse ore, aveva anch’egli commentato l’ipotesi dell’arrivo di un secondo produttore di auto, in Italia. Soprattutto se si trattasse di una casa automobilistica cinese, secondo il patron di Stellantis obbligherebbe il suo gruppo a prendere delle scelte impopolari per riuscire ad essere più competitivo, fatto che potrebbe essere non del tutto positivo.