Autozam AZ-1, ecco le foto di una rara mini supercar giapponese
La Autozam AZ-1 con motore centrale è una delle più insolite auto Kei Car giapponesi mai realizzate. Sviluppata originariamente negli anni ’80, l’auto porta con sé alcuni spunti stilistici dell’epoca, come le bandelle laterali ispirate alla Ferrari Testarossa, le porte ad ali di gabbiano e i finestrini laterali sezionati ispirati alla DeLorean DMC-12, un profilo laterale non del tutto dissimile dalla Fiat X1/9 e la combinazione di colori bicolore della Ferrari 512BB.
Ciò premesso, non tutti sanno che le Kei Car sono un segmento di microcar strettamente disciplinato in Giappone, progettato entro certi limiti di peso e dimensioni del motore. E che i primi prototipi dell’Autozam AZ-1 sono a firma di Suzuki. Il progetto passò poi nelle mani di Mazda quando Suzuki svoltò su altri progetti.
Il lavoro di sviluppo della AZ-1 è stato dunque condotto da Toshihiko Hirai, che ha anche sviluppato la Mazda MX-5/Miata originale. La AZ-1 a motore centrale è alimentata da un motore turbo a tre cilindri in linea con una cilindrata di 657cc e 66hp, con potenza sulle ruote posteriori tramite una trasmissione a 5 velocità.
Purtroppo, nel momento in cui l’auto sbarcò sul mercato, all’inizio del 1992, una recessione stava imperversando duramente in Giappone. E, come risultato di tale evento macro, si produssero meno di 4.400 esemplari della AZ-1 nei tre anni di realizzazione, con la produzione terminata definitivamente nel 1994.
Ma cosa accadrebbe se si prendessero le specifiche ingegneristiche e stilistiche delle più famose supercar del mondo e le si stringesse nella restrittiva classe Kei giapponese?
Autozam AZ-1, la storia della minicar
La risposta è l’auto che si può scorgere nelle foto, una rara e insolita Autozam AZ-1 di Mazda e, indirettamente, di Suzuki.
Autozam era la sottomarca di Mazda per le auto più piccole, comprese le auto Kei. Molte di esse erano semplicemente delle Suzuki modificate. Su cui, ovviamente, applicare il badge della compagnia. Questa stretta connessione tra le due case automobilistiche giapponesi avrebbe portato direttamente all’auto che si ammira nelle foto, iniziata dunque come un prototipo Suzuki prima di essere prodotta da Mazda.
Come anticipato, Suzuki decise infatti di non mettere in produzione l’auto, concentrandosi invece sulla Cappucino. Fortunatamente a causa della stretta relazione tra Suzuki e Mazda, le due società firmarono un accordo sul tema. Il progetto ripartì dunque con Toshihiko Hirai, il padre della Mazda MX-5 (Miata).
Il team Mazda ha poi sviluppato la propria versione dell’auto, la AZ-550 Sports, in tre diverse configurazioni: Tipo A, Tipo B e Tipo C. Il Tipo A era il design scelto per la produzione, mentre il Tipo B era una spartana versione “high-tuned pure sports”. Il Tipo C aveva un design distintivo della carrozzeria, ispirato ai prototipi sportivi da corsa del Gruppo C di Mazda.
Gran parte del lavoro di sviluppo per il telaio della vettura di produzione sarebbe poi stato svolto in Inghilterra, dove si è lavorato ad una struttura interna unibody in acciaio con pannelli esterni in plastica leggera. Il peso a vuoto della vettura di produzione era di soli 720 kg.
La potenza è invece fornita da un motore Suzuki F6A a tre cilindri in linea, montato in posizione centrale, con doppia camma in testa e 12 valvole. Produce 66 CV e trasmette la potenza alle ruote posteriori attraverso un cambio a 5 velocità.