Basta litio: il futuro delle batterie potrebbero essere i crostacei!
Se avete appena finito un bel piatto di spaghetti all’astice, non buttate gli scarti perché potrebbero essere usati per la batteria del futuro Cybertruck di Tesla. Infatti sembra che le batterie prodotte con gli scarti dei crostacei siano paragonabili per qualità a quelle realizzate con il litio.
Come riporta Carbuzz, la rivista scientifica Matter ha rilevato diversi problemi riconducibili alle tradizionali batterie agli ioni di litio. A partire dalle questioni ambientali, come spiega Liangbing Hu, autore principale dello studio e direttore del Center for Material Innovation dell’Università del Mariland: “Per esempio, il polipropilene e il policarbonato, materiali ampiamente utilizzati nelle batterie agli ioni di litio, impiegano centinaia o migliaia di anni per degradarsi”. Se ciò non bastasse, le batterie tradizionali sfruttano sostanze chimiche corrosive o infiammabili, pericolose in caso di fuoriuscita.
Granchi, gamberetti e aragoste
Gli scienziati che hanno pubblicato lo studio hanno però trovato una valida alternativa: il chitosano. Si tratta di un materiale naturale derivato dalla chitina. Si trova soprattutto negli esoscheletri dei crostacei come granchi, gamberetti o aragoste. Per questo si potrebbe estrarre questo materiale dagli scarti dei crostacei.
Il chitosano potrebbe essere utilizzato come strato elettrolitico della batteria e, quando dovrà essere smaltito, verrebbe scomposto naturalmente nel giro di 5 mesi. Resterebbe solo il metallo della batteria, che in questo caso potrebbe essere – invece del litio o del piombo – lo zinco, materiale più abbondante sulla terra e molto più riciclabile. “Generalmente, una buona batteria allo zinco è più economica e sicura”, ha aggiunto Hu.
Altamente efficiente
Oltre a un fattore ambientale, queste batterie ai crostacei sarebbero migliori anche sotto altri punti di vista. Durante alcuni esperimenti condotti nell’ambito dello studio, l’efficienza energetica dopo 1.000 cicli era del 99,7%, un valore molto migliore del 70-75% di una batteria allo zinco e praticamente identico a quello di una batteria al litio.
Grazie a questa efficienza, si ipotizza che queste batterie realizzate con i crostacei potrebbero essere utilizzate per immagazzinare energia, anche generata da impianti eolici o solari. Ovviamente sarà necessario proteggere la batteria dagli agenti esterni, considerando in quanto poco tempo si deteriora naturalmente, ma questa non dovrebbe essere una sfida troppo complicata.