Bentley ha usato biocarburante per le sue auto presenti al Goodwood
Come noto Bentley ha confermato che entro il 2026 la sua gamma di veicoli sarà interamente elettrificata attraverso l’uso di propulsori ibridi o elettrici a batteria, e che entro il 2030 sarà 100% elettrica. Naturalmente, tutto ciò non potrà che integrarsi con il fatto che il suo parco auto include modelli classici che continueranno a passare di mano tra gli amanti del brand, e che Bentley intende far rimanere guidabili. Ed ecco perché l’azienda è solo l’ultima della serie ad entrare nel settore dei biocarburanti.
Al recente Festival of Speed di Goodwood, per esempio, ogni veicolo Bentley che ha scalato la collina lo ha fatto con carburanti rinnovabili: in tutto, 32 corse con 6 veicoli diversi, dalla W12 Batur che ha percorso la strada in 55 secondi alla Bentley EXP2, una vettura di 103 anni.
Se quanto sopra è già di per sé piuttosto interessante, forse la cosa migliore è il fatto che non è stato necessario apportare alcuna modifica a nessuna delle auto, preservando così l’originalità dei classici.
Il biocarburante usato da Bentley è stato dichiarato essere rinnovabile al 100% e soddisfa lo standard europeo EN228 che lo rende effettivamente equivalente alla benzina. A differenza dei biocarburanti di prima generazione, che derivavano da colture alimentari, questi biocarburanti di seconda generazione utilizzano solo gli scarti dell’agricoltura, della silvicoltura e dell’industria alimentare, fatti fermentare per creare etanolo, che viene poi disidratato in etilene, a sua volta convertito in benzina. Bentley stima che questi biocarburanti riducano le emissioni di CO2 dell’85% rispetto alla semplice combustione di benzina a base di petrolio.
L’azienda stima che l’84% di tutte le Bentley mai costruite sia ancora in circolazione e che l’uso dei biocarburanti potrà contribuire a mantenere in vita questo straordinario patrimonio su quattro ruote.