Bosch apre un nuovo impianto di produzione di semiconduttori
Mentre la crisi dei chip domina imperante, c’è chi trova la strada per elidere la dipendenza dall’Asia. In realtà non si tratta di un piano nato e pensato per risolvere una crisi di cui non si poteva conoscere l’esistenza, bensì di una mossa programmata da tempo.
Il colosso della tecnologia Bosch ha aperto lo scorso lunedì un impianto di produzione destinato ai semiconduttori da un miliardo di euro. Il sito si trova nei pressi di Dresda, ed entra in servizio in un momento di particolare crisi del settore. Una situazione che consentirà a Bosch di ridurre la dipendenza da terze parti di fornitori.
Ciò detto, la partenza del nuovo impianto non muterà molto le dinamiche attuali legate alla carenza di chip. È improbabile che possa colmare le lacune allo stato attuale. Lo stabilimento Bosch, che ha ricevuto 200 milioni di euro in aiuti di Stato tedesco nell’ambito di un programma di investimento dell’Unione europea, inizierà a produrre chip per elettroutensili a luglio con la produzione di chip per autoveicoli che invece inizierà da settembre.