Bosch investe più di 250 milioni per superare la carenza di chip
Bosch intende ampliare ulteriormente la propria fabbrica di wafer di Reutlingen per affrontare l’attuale carenza di chip a livello mondiale. Per far ciò, l’azienda tedesca investirà oltre 250 milioni di euro per realizzare nuovi spazi produttivi e clean-room entro il 2025. Tale investimento aiuterà Bosch a soddisfare la richiesta in continuo aumento di chip per mobilità e IoT.
L’ampliamento aggiungerà 3.600 metri quadrati di spazio ultramoderno per le clean-room. Dal 2025 questa ulteriore capacità produrrà semiconduttori basati sulla tecnologia già presente a Reutlingen. Bosch sta ampliando anche un impianto di energia e costruirà un altro edificio per i sistemi di alimentazione che servono sia la nuova area di produzione che quella esistente.
“Stiamo ulteriormente espandendo la nostra capacità di produzione di semiconduttori a Reutlingen”, ha affermato Stefan Hartung, presidente del board of management di Bosch. “Questo nuovo investimento non solo rafforzerà la nostra posizione competitiva, ma andrà anche a beneficio dei nostri clienti e aiuterà ad affrontare la crisi di approvvigionamento dei semiconduttori”.
Bosch aveva annunciato a ottobre dello scorso anno che nel 2022 avrebbe investito più di 400 milioni di euro a Dresda e Reutlingen, in Germania, e a Penang, in Malesia. Inoltre, il colosso tedesco ha presentato piani di investimento, per un totale di 150 milioni di euro, per la creazione di ulteriori clean-room negli edifici esistenti a Reutlingen tra il 2021 e il 2023. Nel complesso, l’area per le clean-room di Reutlingen crescerà da circa 35.000 metri quadrati a oltre 44.000 entro la fine del 2025.