Bosch potrebbe ridimensionare il proprio sito di Monaco di Baviera
Tempi duri per una “certa” industria automobilistica in questa singolare e forse coercitiva transizione elettrificata. Un passaggio che per molti grandi società significa ridimensionare i propri siti produttivi. In particolare quelli che producono componentistica destinata alle vetture di stampo tradizionale, quindi “solo” a combustione interna. Dare però la colpa esclusiva alle auto elettriche sarebbe fuorviante, perché i “meccanismi” dietro queste chiusure non possono essere giustificati semplicemente a causa dell’avvento di un massiccio numero di vetture elettriche sul mercato.
Ciò detto, chi potrebbe tagliare posti di lavoro in virtù di questo cambiamento, sembrerebbe il colosso della tecnologia Bosch. Secondo quanto riferito dal portale Automotive News Europe, la multinazionale tedesca sta valutando la possibilità di chiudere uno stabilimento a Monaco di Baviera che produce componenti per auto alimentate da motori a combustione interna. Questo quanto scritto sul quotidiano locale Muenchner Merkur.
L’imminente transizione della Germania dalle auto a combustione alle auto elettriche porterà a “una notevole sovraccapacità e la necessità di adeguamenti”, secondo una portavoce dell’azienda citata dal giornale. Secondo un documento interno citato dal quotidiano, nei prossimi due anni la domanda dei prodotti dell’impianto, tra cui le pompe elettriche del carburante e le valvole di iniezione, diminuirà, indebolendo la competitività del sito.
La più grande economia europea prevede di avere 14 milioni di veicoli elettrici e ibridi plug-in sulle sue strade entro il 2030, nel tentativo di conformarsi alle sempre più severe norme sulle emissioni dell’Unione Europea. La previsione del governo è almeno del 40% superiore a una stima precedente a causa di un recente aumento delle vendite di veicoli elettrici, ha affermato questo mese il ministro dell’Economia Peter Altmaier.
La scorsa settimana, l’UE ha svelato i piani per raggiungere obiettivi climatici più rigorosi per il 2030 sulla strada per eliminare le emissioni entro la metà del secolo. La politica sosterrà la domanda di modelli elettrici e le case automobilistiche si stanno preparando.