Che segreto nasconde questa Mercedes CLK GTR?
Non solo la versione stradale della Mercedes CLK GTR è una delle auto più rare, ma è anche una delle più difficili da replicare. Infatti, chi volesse costruire in casa una replica della mitica vettura nata per le gare di endurance deve sapere che le uniche parti che l’auto condivideva con una comune CLK erano la griglia e i fari. Tuttavia in Sud Africa un appassionato è riuscito a realizzare una replica piuttosto convincente partendo da una Classe E W210.
A realizzare la replica della Mercedes CLK GTR è stato Johan Ackermann di Johannesburg, che ha pesantemente modificato la Classe E per avvicinarla alle proporzioni della hypercar a produzione limitata. Il tetto e i montanti provengono dalla CLK C208, opportunamente modificati per adattarli a una coupé a due porte invece della berlina a 4 porte originale.
Naturalmente praticamente ogni pannello della carrozzeria doveva essere personalizzato, con saldature e soluzioni ad hoc. L’auto finale doveva essere più bassa e più larga della donatrice e una delle sfide era creare una struttura anteriore su misura con un muso basso ma anche abbastanza spazio per le ruote e le sospensioni. I paraurti sporgenti, le larghissime spalle e minigonne laterali migliorano l’aspetto della vettura, insieme ai cerchi in lega abbinati a pneumatici ribassati.
Non poteva mancare l’iconica ala posteriore. Sui finestrini laterali e sul vetro posteriore si notano delle prese d’aria, mentre quella sul tetto porta l’aria al motore. Doppi fari anteriori e luci posteriori sono stati presi dalla Classe E originale. L’abitacolo invece proviene dalla roadster SLK, rendendo il tutto più sportivo.
Il lavoro non è ancora completo e il suo creatore spera di concludere la replica della CLK GTR entro la fine dell’anno. Per farlo servirà un motore: Johan Ackerman vorrebbe un V12 AMG, ma si tratta di un propulsore difficile da trovare, parecchio costoso e richiederebbe notevoli aggiornamenti al telaio.
Le differenze con la Mercedes CLK GTR stradale originale ci sono, anche se il risultato finale è decisamente soddisfacente. Tuttavia Ackermann, consapevole dei limiti della Classe E donatrice, crede di poter far meglio in un prossimo tentativo. Tra i miglioramenti che vorrebbe apportare su una prossima replica ci sono un tetto più basso, uno sbalzo anteriore più lungo, un ulteriore abbassamento del cofano, curve dei parafanghi più morbide e un ponte posteriore più corto.