Cinque motivi per preferire pneumatici tradizionali ai run flat
Gli pneumatici run flat, che consentono di proseguire la marcia anche dopo una foratura, non sono un’invenzione recente. Infatti furono sviluppati da Michelin negli anni ‘30, ma la loro popolarità ha iniziato a crescere solo dopo una settantina di anni. Se dovete cambiare gli pneumatici e la possibilità di continuare il viaggio anche con una gomma a terra vi stuzzica, ci sono 5 motivi per cui forse dovreste preferire un treno di pneumatici tradizionali piuttosto che i run flat.
Costo
Il prezzo è il motivo principale per cui molti preferiscono gli pneumatici tradizionali ai run flat. A causa della loro costruzione rinforzata, questi ultimi sono molto più costosi, a volte arrivando a costare il doppio delle controparti tradizionali. Naturalmente ci sono alternative più economiche proposte da aziende di seconda fascia, ma le recnesioni per questi pneumatici non sono così positive. È vero, i run flat sono più sicuri in caso di foratura, ma se si controlla con regolarità la pressione degli pneumatici e si fa attenzione alla strada, la probabilità di una foratura è piuttosto remota. Quindi se si vuole risparmiare, un set completo di gomme tradizionali di alta qualità sarà più economico e sicuro di un set scadente di run flat. Lo svantaggio? Avremo bisogno di un crick e di una ruota di scorta (o di un kit per riparare le forature).
Rumore e manovrabilità
A causa dei fianchi più spessi, i run flat sono più rigidi e pesanti, il che si traduce quasi sempre in uno pneumatico più rumoroso di uno normale. Se questo potrebbe non essere un problema troppo grande, la costruzione rigida degli pneumatici run flat influenzano il modo in cui si manovra l’auto. La differenza non si sentirà su un modello dal grande comfort su strade perfette, ma su una strada piena di buche o all’interno di un’auto più sportiva si sentiranno le più piccole imperfezioni. Con pneumatici normali, si noterà che l’auto sarà più confortevole e aderirà meglio alla strada, in particolare in curva e a velocità più elevate.
Utilizzo limitato da forati
Molte persone pensano che quando si buca uno pneumatico run flat sia possibile proseguire i viaggio come se niente fosse. Tuttavia, questo è vero solo in parte, visto che i run flat sono generalmente concepiti per sostenere il peso del veicolo in caso di foratura a velocità non superiori a 80 km/h. Inoltre, è anche sconsigliato guidare su un run flat forato per più di 80 km, perché il fianco comincerà a cedere. Quindi non è vero che con i run flat non ci sarà più da preoccuparsi per le forature.
Da cambiare dopo la foratura
Come detto, se si buca uno pneumatico run flat bisogna trovare un gommista entro 80 km e spesso la foratura può essere riparata, permettendo di continuare il viaggio. Tuttavia, i fianchi dello pneumatico non avranno più la stessa rigidità che avevano prima della foratura, quindi non sarà più in grado di sostenere il peso del veicolo in caso di un’ulteriore foratura. Per questo i produttori e i gommisti consigliano di sostituire lo pneumatico forato con uno nuovo. Questo problema non si avrà con gomme normali, a meno che la foratura sia enorme o che si verifichi su uno dei fianchi.
Rottura dei cerchi
La rigidità di un run flat non influisce solo sul comfort di marcia, ma può anche danneggiare i cerchi più rapidamente rispetto ai normali pneumatici. Visto che i fianchi sono molto più rigidi e il peso complessivo dello pneumatico è maggiore, la pressione sul cerchio sarà più alta, soprattutto quando si colpisce una buca o un marciapiede. Quindi su ruote non forgiate di grande diametro abbinate a pneumatici a spalla bassa è molto più frequente che si formino fastidiose crepe sui cerchi. Se si scoprono in tempo queste crepe possono essere saldate, ma se non vengono notate possono causare grandi problemi al cerchio, che dovrà essere sostituito. Lo stesso problema si può avere anche con gomme tradizionali, ma è molto meno frequente perché i fianchi flessibili assorbono meglio gli impatti.