Com’è cambiata la sicurezza delle auto nel corso del 2022
La sicurezza è uno dei fattori chiave nel momento in cui si sceglie una nuova auto, tanto che i risultati dei crash test sono diventati sempre più importanti. Chi compra un nuovo veicolo sempre più spesso chiede che venga fornito con sistemi di assistenza sempre più moderni. Per questo motivo, la tecnologia sta diventando lentamente ma inesorabilmente più importante di ciò che si nasconde sotto al cofano. Cosa ci ha insegnato il 2022 da questo punto di vista?
Nel contesto di una sempre maggiore attenzione ai veicolo a zero emissioni, siamo testimoni di un cambiamento quasi in tempo reale. Le nuove auto completamente elettriche presentano infatti nuove sfide. Anni di sviluppo del motore a combustione interna e delle parti associate che ne derivano hanno portato a risultati migliori per quel che riguarda la sicurezza. L’assorbimento dell’energia in caso di incidente, per esempio, era diventato un campo in cui la maggior parte dei produttori eccelleva.
Ma i veicoli elettrici sono generalmente molto più pesanti di modelli tradizionali di simili dimensioni. Inoltre hanno anche una struttura diversa. Sono tutti aspetti che contano molto in termini di sicurezza. Cambiano infatti molti punti ormai dati per assodati e le autorità di regolamentazione, insieme alle agenzie competenti, devono stare al passo con le innovazioni per poter fornire la protezione necessaria ai consumatori.
Democraticizzazione della sicurezza
Prima di tutto, le vetture che sono state messe alla prova da EuroNCAP e dal corrispoettivo nordamericano IIHS ha suscitato molto interesse nel corso del 2022. Da gennaio a dicembre 2022 infatti si sono ottenute migliaia di visualizzazioni dei crash test anche dei marchi a basso costo come Dacia. Questo è un esempio di come un numero crescente di utenti sia sempre più preoccupato per le caratteristiche di sicurezza del loro prossimo veicolo.
La cosa curiosa è che questa preoccupazione proviene principalmente da persone che intendono acquistare un auto economica, con un prezzo da nuova che parte ben sotto ai 25.000 euro. Quindi la sicurezza automobilistica non è più questione cara unicamente ai conducenti benestanti.
Risultati incoraggianti
La buona notizia è che l’anno scorso EuroNCAP ha condotto un numero record di test di sicurezza. Dei 73 test condotti, 65 riguardavano modelli completamente nuovi. Ne è emerso che quasi tutte le case automobilistiche prendono sul serio la sicurezza, con 50 di questi nuovi veicoli che hanno ottenuto un punteggio di 5 stelle, mentre 15 anno ricevuto 4 stelle.
Inoltre i risultati hanno messo in mostra che la Cina è pronta a entrare prepotentemente nel mercato europeo, con i suoi 6 nuovi marchi che hanno superato brillantemente tutte le fasi di test. I veicoli testati dimostrano anche quanto i modelli elettrici stiano diventando sempre più comuni: infatti tali vetture hanno rappresentato il 34% dei modelli testati sottolineando come il mercato elettrico sia in espansione.
I test hanno rivelato che le case automobilistiche installano sempre più spesso i sistemi di monitoraggio del conducente. Questa funzione è fondamentale anche per i sistemi avanzati di assistenza alla guida come il cruise control adattivo con stop&go e il centraggio della corsia. Sono infatti in grado di rilevare se il guidatore ha un problema ed eventualmente fermare in sicurezza l’auto sul ciglio della strada. Alcuni veicoli possono anche chiamare i soccorsi e inviar loro la posizione.
Con sempre più auto sulle strade aumenta anche il rischio di incidenti. I test dello scorso anno hanno evidenziato come le case automobilistiche siano più responsabili: 47 dei 65 nuovi veicoli sono infatti dotati di un airbag centrale che può ridurre le lesioni in caso di collisione laterale, impedendo ai passeggeri di scontrarsi tra loro.
Le sfide di domani
EuroNCAP ha anche notato come il peso dei veicoli stia aumentando, principalmente perché le auto elettriche sono più pesanti. I pacchi batteria infatti aggiungono il peso di due o tre passeggeri. L’organizzazione afferma che questa è una preoccupazione crescente e che continuerà a sostenere “strutture adeguate per l’assorbimento di energia e percorsi di carico che funzionino per diverse dimensioni di auto e spingere per sistemi di sicurezza attiva più efficaci”.
Guardando ciò che viene testato oggi e i prerequisiti che devono essere soddisfatti per ottenere un punteggio di 5 stelle, possiamo concludere che l’industria automobilistica ha fatto molta strada da quando sono stati introdotte le cinture di sicurezza a tre punti. Per mettere tutto in prospettiva, bisogna tener presente che le prime zone di deformazione – le parti dell’auto che hanno lo scopo di assorbire l’energia di un incidente – sono datate 1959.