Competizione Ventidue è l’interpretazione di una Ferrari 250 GT Berlinetta SWB
L’ultima reinterpretazione della Ferrari 250 GT Berlinetta SWB, è ad opera di Forge Design e segue quelli più recenti di GTO Engineering e RML. Il concept “Competizione Ventidue”, come sottolinea lo studio di design londinese, si ispira al modello Ferrari, a un album di Miles Davis e a un museo di New York, tutti del 1959.
Un prototipo multiculturale
Oltre all’originale 250 GT SWB presentata al Salone di Parigi del 1959 , Forge Design si è ispirata all’album jazz “Kind of Blue” di Miles Davis e al museo Solomon R. Guggenheim progettato dall’architetto Frank Lloyd Wright. Sebbene il modello sia presentato in forma concettuale digitale, la descrizione delle specifiche di Forge Design è piuttosto dettagliata.
La carrozzeria è basata sulla versione da corsa “SEFAC hot rod” della 250 GT SWB che vinse nella sua classe alla Le Mans del 1961. Questa aveva pannelli in alluminio spessi 1,1 mm ma nella Competizione Ventidue viene reinterpretato utilizzando materiali compositi. Le caratteristiche distintive includono i passaruota più larghi, i parafanghi ventilati simili ai modelli progettati da Scaglietti e la tecnologia moderna per le unità di illuminazione.
Le misure di risparmio di peso includono un lunotto in policarbonato, cinturini in pelle e un unico specchietto retrovisore. Il telaio è realizzato in alluminio e fibra di carbonio con sospensioni completamente indipendenti e freni AP Racing dietro le ruote in magnesio con bloccaggio centrale in stile Ferrari Campagnolo.
Sotto il cofano si trova un motore V12 modificato con “iniezione indiretta di idrogeno” con l’obiettivo di eliminare le emissioni di carbonio allo scarico. Il peso previsto del propusore è inferiore a 165 kg. Forge Design non ha rivelato dati sulla potenza, ma il V12 originale dell’auto da corsa produceva circa 300 CV.
A differenza delle repliche 250 GT SWB di GTO Engineering e RML che si stanno avvicinando alla produzione, la versione di Forge Design non si è evoluta oltre la fase concettuale iniziale. Tuttavia, lo studio di design suggerisce di essere aperto a future collaborazioni. Secondo Forge Design, l’obiettivo del progetto era “reimmaginare l’auto che Miles Davis avrebbe potuto comprare subito dopo l’uscita del suo album. Questa è l’auto che avrebbe potuto apprezzare, migliorare, persino correre”.