Con il Decreto Trasparenza sui carburanti si paga meno la benzina?
Il governo ha approvato un decreto che interviene sul settore dei carburanti confermando i buoni benzina da 200 euro per il primo trimestre 2023 e introducendo un regime di trasparenza per la vendita degli stessi carburanti nelle stazioni di rifornimento.
In particolare, sulla base di tale ultima novità, il Consiglio dei Ministri ha stabilito che i distributori dovranno esporre il prezzo medio nazionale di fianco a quello che viene da loro applicato. È stato inoltre definito un nuovo quadro sanzionatorio per i trasgressori mentre, almeno per il momento, non risultano interventi di riduzione sulle accise.
Denominato “Norme sulla trasparenza dei prezzi sui carburanti e sul rafforzamento dei poteri di controllo e sanzionatori del garante dei prezzi”, il testo prevede – in particolare – che gli esercenti e i gestori siano tenuti ad esporre il prezzo medio nazionale dei carburanti di fianco a quello di vendita, in ogni distributore di benzina. Il prezzo da esporre sarà calcolato quotidianamente dal ministero dell’Ambiente e comunicato sul sito del dicastero.
In tal modo, evidentemente, il governo spera di incrementare il livello di consapevolezza dei consumatori sul costo effettivo dei carburanti a livello nazionale, consentendo di evidenziare la differenza tra quanto applicato nella stazione di rifornimento e quanto in atto, per lo stesso giorno, come media nazionale.
Sulla rete autostradale, infine, i prezzi di vendita non potranno essere superiori a una percentuale, ancora in definizione, rispetto al prezzo medio nazionale.
Tra le altre righe del decreto figura anche il rafforzamento della collaborazione con la Guardia di Finanza, al fine di avere maggiori controlli sulle speculazioni. Nelle ipotesi di accertamento delle violazioni, sono previste sanzioni per i recidivi, con possibilità di sospendere l’attività dei trasgressori fino a 90 giorni.