Continental, in arrivo nuovi sistemi di sicurezza
Continental celebra 40 anni di sviluppo dei controlli degli airbag. E, cogliendo tale spunto temporale, presenterà una nuova serie di sistemi di sicurezza all’IAA Mobility 2021 di Monaco, tra cui il monitor di sicurezza pre-crash, la valvola di controllo dell’airbag e il rilevatore di impatto della batteria.
Lo sviluppo delle unità di controllo degli airbag (ACU) è iniziato nel 1981, mentre la produzione è iniziata nel 1986. Da allora, Continental ha prodotto più di 350 milioni di unità. Nel corso di 35 anni, l’ACU ha notevolmente migliorato le sue specificità. Ad esempio, è stata introdotta la capacità di ricevere aggiornamenti software over-the-air. E, ancora, il rilevamento degli incidenti anche mentre un veicolo elettrico è in carica.
Il Pre-Crash Safety Monitor di Continental combina il monitoraggio dell’ambiente circostante e dell’abitacolo al fine di “adattare la strategia di gonfiaggio degli airbag più da vicino alla situazione, agli occupanti e alla loro posizione“. Utilizzando i dati della crescente quantità di sensori che si trovano nei veicoli moderni, gli airbag possono essere attivati sensibilmente prima. Grazie alla tecnologia della valvola di controllo degli airbag, il livello di riempimento di ogni unità può essere regolato per una protezione ottimale degli occupanti.
Questa evoluzione non solo permette una maggiore protezione in caso di incidente, ma aiuta anche a prolungare la durata degli airbag che possono essere distribuiti in modo più controllato.
Gli impatti sulla batteria
Un’altra caratteristica piuttosto utile è il sistema di rilevamento dell’impatto della batteria. Utilizzando sensori di rilevamento del contatto chiamati CoSSy (Contact Sensor System), che funzionano in modo simile al sistema di protezione dei pedoni, un leggero danno alla batteria può essere immediatamente rilevato al fine di incrementare la tutela del componente. Continental integrerà questa funzione nella ACU e prevede di usarla per rilevare atti di vandalismo e monitorare le condizioni della strada.
I sistemi di cui sopra sono ancora in fase di sviluppo. Tuttavia, a giudicare dal fatto che la tecnologia è già disponibile, è lecito attendersi di vederli nei veicoli in produzione nei prossimi anni.