Cosa sono i test WLTP sui consumi e sulle emissioni inquinanti?
L’introduzione dei test WLTP ha apportato qualche interessante cambiamento nelle valutazioni dei veicoli, avvicinando le analisi sui consumi e sugli inquinamenti prodotti dai veicoli a dati più prossimi a quelli reali.
Ricordiamo di fatti che nel settembre 2018 sono entrate in vigore alcune significative variazioni ai test sulle emissioni e sul risparmio di carburante delle auto. Gli ultimi standard, noti come WLTP (World Harmonised Light Vehicle Testing Protocol), sono ora oggetto di valutazione per tutte le nuove auto vendute: il processo di test è molto più severo rispetto alle precedenti valutazioni NEDC (New European Driving Cycle), al fine di fornire agli automobilisti informazioni molto più pertinenti e reali sulla quantità di carburante che la loro auto probabilmente consumerà durante gli utilizzi, e sulla quantità di inquinamento prodotta.
Rammentiamo in merito che con il vecchio regime di test la rilevanza del “mondo reale” era molto scarsa. Di conseguenza, i dati relativi al risparmio di carburante e alle emissioni sembravano di solito molto migliori di quelli che il proprietario poteva in realtà conseguire. Tuttavia, l’ultima procedura di test WLTP è stata progettata proprio per fornire risultati in laboratorio che rispecchiano molto più fedelmente la realtà, a beneficio di una corretta informazione.
Ad effetto di quanto sopra riassunto, i dati relativi al risparmio di carburante e alle emissioni di quasi tutte le auto nuove in vendita sono peggiorati: si stima che le emissioni di CO2 misurate con i nuovi test siano aumentate tra il 13 e il 22%.
WLTP vs NEDC: qual è la differenza?
Come abbiamo anticipato, gli ultimi test WLTP rappresentano un cambiamento radicale rispetto alle valutazioni NEDC che hanno sostituito qualche anno fa. E pur essendo ancora basati su prove di laboratorio, le auto vengono in realtà guidate per distanze più lunghe, a velocità più elevate e con analisi di più variabili.
Criteri | NEDC | WLTP |
Lunghezza del test | 11 km | 23,25 km |
Velocità media | 34 kmh | 46,5 kmh |
Velocità massima | 120 km | 131 km |
Cambi di marcia | Fissi | Variabili |
Tipi di guida | Due fasi: urbano e non urbano | Quattro fasi: basso, medio, alto, extra alto |
Impatto degli optional | Non preso in considerazione | Preso in considerazione |
Auto ibride plug-in ed elettriche: test supplementari
Le auto ibride plug-in (PHEV), che possono viaggiare a energia completamente elettrica per circa 30-90 km ed essere ricaricate con la presa di corrente, vengono testate in modo diverso dalle auto convenzionali a benzina e diesel quando vengono valutate in base al WLTP.
Di fatti, un primo test viene effettuato con la batteria del PHEV completamente carica e con l’auto che viene sottoposta a ripetuti cicli WLTP fino al completo esaurimento della batteria. Viene quindi eseguito un secondo test, che inizia con la batteria del PHEV completamente scarica e l’auto alimentata esclusivamente dal motore a combustione interna (insieme all’energia generata dalla frenata rigenerativa). Le emissioni di CO2 di un PHEV sono calcolate in base alla media di questi due test.
Anche le auto elettriche sono valutate in modo più severo secondo il WLTP rispetto al NEDC. Si effettua un test con la batteria piena e poi le si sottopone allo stesso ciclo di risparmio di carburante delle auto a benzina e diesel. Una volta completato il ciclo, le batterie vengono ricaricate, mentre un contatore misura la quantità di elettricità utilizzata durante la prova. L’autonomia del veicolo elettrico viene calcolata in base alla distanza e alla velocità percorsa durante il test.