“Costretti a pagare un’imposta da 60.000 €”: controlla subito il libretto auto | Se c’è questo numerino sono guai serissimi
Nuova batosta per gli automobilisti costretti a pagare una grossa cifra. Controlla anche tu cosa c’è riportato sul libretto della tua auto.
Italiani popolo di tartassati, ne ha fatto uno spassosissimo film anche il magnifico e inarrivabile Totò, attore napoletano che con la sua ironia ha spesso affrontato temi caldi.
E cosa c’è di più caldo delle tasse. Imposte e balzelli che gravano sulle spalle dei contribuenti che sono sicuramente utili e doverose, ma a volte anche assurde.
Fermo restando che le tasse vanno pagate sempre perché servono a sovvenzionare i servizi pubblici di cui usufruiamo come scuole e ospedali, possiamo comunque criticare quelle che non hanno più ragion d’essere.
Tra le più assurde e odiate troviamo quelle che riguardano la benzina. Praticamente circa il 70% di ciò che paghiamo al distributore va in tasse. Tasse che risalgono alla guerra in Etiopia del 1935 per esempio, e che sono state applicate ogni volta che c’è stata un’emergenza. Finita la quale però la tassa è rimasta. E la categoria degli automobilisti ha di che lamentarsi ancora di più per la nuova imposta che può arrivare a cifre esorbitanti. Scopriamo di che si tratta.
Automobilisti: nuova imposta
Un’imposta che può arrivare fino a 60.ooo euro, partendo da 50. In cosa consiste? Nel pagamento di una tassa in base alle emissioni di CO2 del proprio veicolo, ovvero il potere inquinante del motore dello stesso. Sembrerà assurdo, ma in realtà tutto questo nasce nell’ottica di una sempre più pressante esigenza di ridurre l’inquinamento che produciamo. E accanto alle auto ecologiche nascono le leggi che impongono la rottamazione di quelle a combustione. O almeno di quelle più vecchie.
Questa nuova tassa poi riguarda non solo il potere inquinante ma anche il peso del veicolo oltre i 1600 chili. Qualche esempio? Per le auto che abbiano un peso che va dai 1.600 ai 1.799 chilogrammi si dovrà pagare 10 euro per ogni chilo in eccesso, che salgono a 15 euro al chilo per quelle che pesano tra i 1800 e i 1899 fino ad arrivare ai 30 euro per le auto di peso superiore a 2.100 chilogrammi.
Controlla sul libretto
Per il momento per fortuna gli automobilisti italiani possono dormire sonni tranquilli, almeno sotto questo punto di vista. Questa imposta infatti è stata introdotta solo in Francia, e riguarda i nuovi veicoli inquinanti.
Il “malus ecologique” si paga insomma al momento dell’immatricolazione del nuovo veicolo, e serve a disincentivare l’acquisto di motori a combustione a favore dei meno inquinanti ecologici.