L’importanza di realizzare i chip localmente secondo Angela Merkel
La crisi dei chip sta portando alla luce una realtà inequivocabile: il Vecchio Contente non è al passo e dipende in modo eccessivo da fornitori esterni. Una problematica sottolineata dalla stessa cancelliera tedesca, Angela Merkel, che ha ribadito tale situazione nel corso di un vertice sul futuro dell’innovazione in Germania. Ha infatti asserito, come riporta Automotive News Europe che “se una potenza come l’UE non è in grado di creare chip, non mi sento a mio agio”. Aggiungendo che “non va bene se sei una nazione automobilistica e non puoi produrre il componente principale”.
Bisogna correre ai ripari
Di fatto la dipendenza e la necessità dei chip nell’industria automobilistica è totalizzante. Non esiste praticamente componente che non ne abbia bisogno. Pertanto se il nostro continente non ha la capacità di produrre chip diventiamo particolarmente esposti rispetto a realtà terze, dalle quali siamo per forza di cose assoggettati. Nel caso specifico il riferimento è all’Asia, ha affermato la Merkel.
A dire il vero qualcosa si sta muovendo, ma non potrà in alcun modo limitare i danni della crisi attualmente in essere. Potrà forse essere la soluzione ideale per il prossimo futuro. Una crisi che nasce da una serie di fattori difficilmente prevedibili. La pandemia infatti ha aumentato in modo esponenziale la richiesta di prodotti legati all’elettronica di consumo, unitamente al fatto che la gente fosse costretta a rimanere a casa. Una situazione che ovviamente ha portato alle stelle la domanda legata ai chip.
Angela Merkel ha poi sottolineato, nel corso del suo intervento, che al di là della necessità di provvedere alla produzione interna, è necessario formalizzare diversamente i contratti, nel caso si voglia continuare a esternalizzare la produzione di componenti in paesi meno sviluppati.
Nel mentre l’Unione Europea ha creato una nuova alleanza per supportare la produzione locale e lo sviluppo di semiconduttori per ridurre la dipendenza da fornitori stranieri. E nel frattempo il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha predisposto 50miliardi di dollari per aumentare la produzione di semiconduttori negli Stati Uniti.