Da una stampante 3D al SEMA: ecco la Ford GT40 di Ruffian Cars
Tra le supercar americane, una delle più amate è senza dubbio la Ford GT40. Nata per gareggiare in pista contro le Ferrari che, tra il 1960 e 1965, vincevano ogni edizione della 24 Ore di Le Mans, la GT40 riuscì a rubare lo scettro alle auto di Maranello dal 1966 al 1969.
Proprio la GT40 è protagonista di una personalizzazione molto particolare creata da Ruffian Cars, officina del Sud della California di proprietà e gestita da una sola persona: Chris Ashton. Nulla della sua persona e del suo lavoro è usuale.
Poco più di un hobby
In effetti, Chris è uno sviluppatore di videogiochi e si dedica alla creazione di capolavori ingegneristici solo nel tempo libero, di notte e nei weekend. Il che rende tutto ancora più incredibile. È piuttosto conosciuto nell’ambiente per altre realizzazioni notevoli come la Mustang widebody del 1970 o la Corvette C3 biturbo con cambio sequenziale.
Ashton lavora sulle auto da 30 anni e ci gareggia da 20. Ogni creazione che porta a termine aumenta il suo bagaglio di esperienza e di fiducia. Per questo ogni volta che inizia un nuovo progetto alza ulteriormente l’asticella.
Si fatica a crederlo, ma inizialmente sulla Ford GT40 Mark 1 di cui parliamo in questo articolo doveva solamente essere installato il motore e il cambio. Il caso ha però voluto che questo compito apparentemente semplice si trasformasse in un più ampio progetto di restomod, che ha debuttato all’ultimo SEMA.
Stampante 3D
Il veicolo di base non è una GT40 da corsa originale degli anni ‘60, ma una “continuation car” prodotta su licenza da Superperformance. Da buon sviluppatore di videogiochi, Chris ha parecchia esperienza nella progettazione 3D e l’ha ben sfruttata. Con delle stampanti 3D ha prodotto componenti personalizzate ideate personalmente o con l’aiuto di Kasim Tlibekov, un designer specializzato nello stile widebody.
Il look della GT40 di Ruffian sembra un’evoluzione della leggendaria vettura di Ford. La carrozzeria è stata completamente rifatta usando tecnologie di fabbricazione moderne. Si è iniziato con kit widebody in carbonio e minigonne laterali, presa d’aria sul tetto, fari stampati in 3D e maniglie delle portiere a filo.
Lo spoiler posteriore in alluminio, i parafanghi personalizzati e lo splitter anteriore sono stati progettati da Tlibekov e costruiti dallo stesso Ashton. Piuttosto divertente che la vernice esterna sia il blu del pick up Toyota Cavalry, sebbene il lavoro di verniciatura sia stato eseguito magistralmente da South County Autobody.
Il cuore di questa vettura è l’unità 52XS di Ford Racing, un motore da 5,2 litri che produce 580 CV di potenza e 603 Nm di coppia abbinato a un cambio Quaife a 5 marce. Il sistema di scarico su misura ha la stessa lunghezza su entrambi i lati.
Lo sterzo della Ruffian GT40 è composto da una struttura a pignone e cremagliera assistita elettronicamente di Flaming River. Ad abbassare ulteriormente la presenza su strada concorrono le sospensioni Blistein ribassate e le enormi ruote Signature Three con blocco centrale avvolte da pneumatici Toyo Proxes R888R, 295/30 R18 davanti e 345/30 R 19 dietro. Per frenare un’auto così prestazionale è montato un sistema Willwood a 6 pistoncini con dischi fa 14”.