Diesel, il metodo LEGALE per farselo in casa: ti costa solo 0.05€ a litro | Fai la scorta di olio di semi
Puoi produrre il diesel per la tua auto direttamente a casa tua spendendo pochissimo. Ed è tutto legale. Scopri come risparmiare.
Oggi come oggi tutti cerchiamo nuovi modi per risparmiare. E viviamo in un momento storico di grande attenzione all’ambiente. Allora perché non unire le due cose?
Le spese che più pesano sul bilancio familiare e personale sono le bollette e il carburante. Per le prime molti di noi sono diventati ormai dei versi esperti di risparmio. Spegnere le luci quando non servono, chiudere l’acqua mentre ci insaponiamo i laviamo i denti, abbassare il termostato del riscaldamento. Tutto questo per risparmiare, e prenderci cura dell’ambiente.
Ma per il carburante, come possiamo fare? Penserai che l’unico modo per risparmiare sia quello di cambiare auto e sceglierne una ecologica, ma non tutti possono permetterselo. L’alternativa è fare rifornimento dove il carburante costa meno. Ma il risparmio è relativo.
Esiste una terza opzione che forse non tutti conoscono ed è quella di produrre a casa tua il diesel. In maniera legale. Non solo è più semplice di quanto pensi, ma ti costa pochissimo e il risparmio è garantito. Scopriamo come si fa.
Diesel: come produrlo a casa tua
Puoi produrre quello che si chiama biodiesel partendo da un prodotto che tutti abbiamo in casa: l’olio esausto. Proprio quello che usi per la frittura. Per capire come si fa facciamo riferimento a TerraNuova che riporta la formula esatta e il procedimento. La formula è : “X litri di olio fresco + 0,2 *X litri di metanolo + 3,5*X grammi di soda caustica”.
E si procede così: “Mescolare circa 275 cc di alcool etilico con 7 g di soda caustica fino a completa dissoluzione (in questo modo si ottiene l’etossido). A parte, mettere a scaldare la pentola con un litro di olio di semi e, raggiunti i 50 °C, aggiungere l’etossido. Subito dopo la miscela si intorpidisce, diventando di colore scuro. A questo punto si inserisce nel liquido l’agitatore. Dopo un’ora, si spengono fornelletto e agitatore”.
Un simpatico esperimento
La miscela così ottenuta si separerà depositando sul fondo la glicerina mentre il biodiesel salirà verso l’alto. Dopo aver fatto riposare qualche ora bisogna lavare il biodiesel così ottenuto. TerraNuova continua: “E’ sufficiente una botticella di plastica da 50 litri con un rubinetto in fondo, una pompetta da acquario per soffiare aria, e relativa tubazione ed erogatore. Ho messo il biodiesel da lavare nella botticella (30 litri per volta) e ho aggiunto 10 litri d’acqua. A questo punto ho lasciato gorgogliare l’aria nell’acqua (che, essendo più pesante, si deposita in fondo) in modo da creare una corrente continua tra acqua tirata su dall’aria e biodiesel. L’acqua si lega ai residui disciolti nel biodisel e li trascina con sé in basso”. Dopo 8 ore si ripete per altre 2 -3 volte finché l’acqua sarà pulita ed ecco fatto.
Vogliamo precisare che questo è solo un esperimento e che maneggiare alcuni prodotti come la soda caustica è molto pericoloso (occorre proteggere bene pelle, occhi e vie respiratorie). La legalità ste nel fatto che si tratta appunto di un esperimento da poter fare con prodotti reperibili, ma a livello fiscale sarebbe meglio evitare per non incorrere in sanzioni.