È all’asta uno dei 150 esemplari di Lamborghini Diablo ES30
Nel 1990, dopo una carriera durata ben 16 anni, Lamborghini rimpiazzò la Countach – famosa per la sua forma a cuneo – con la più aerodinamica Diablo. La nuova vettura diventò presto un’icona, anche grazie al suo V12 che le permetteva di superare, per la prima volta per una Lamborghini, i 320 km/h.
E se la Diablo, prodotta in sole 2.884 unità, è già di per sé un’auto non comune da incrociare sulle strade, la SE30 di cui parliamo oggi è ancora più rara visto che venne prodotta in soli 150 esemplari. Messa all’asta da Bring a Trailer, si tratta della numero 77 su 150 e la puntata attuale è di 355.000 dollari (poco meno di 314 mila euro).
In base agli ultimi affari conclusi, attualmente il valore medio di una Diablo è di circa 130.000 euro, che arrivano a circa 220.000 euro nel caso di un esemplare in condizioni da concorso. Il fatto che abbia già raggiunto questa quotazione su Bring a Trailer, non una delle case d’asta più quotate, è la prova che le Diablo SE30 sono attualmente molto ricercate dai collezionisti.
Essenzialmente la Special Edition 30 era la risposta di Lamborghini alla Ferrari F40. Quella in queste foto è “l’ultima SE30 consegnata in Nord America nel gennaio del 1995 dotata di alzacristalli elettrici montati in fabbrica”. Il precedente proprietario ha spiegato nella sezione commenti che si tratta anche “dell’ultimo progetto firmato Horacio Pagani per Lamborghini prima di fondare la Pagani”.
Lamborghini produsse la Diablo ES30 nel 1994 in occasione del 30esimo anniversario del marchio. A spingerla troviamo il V12 da 5,7 litri accoppiato a un cambio manuale a 5 marce. La numero 77 è verniciata in argento con interni in pelle nera. Molto basso il chilometraggio: solo 33.000 km.
Precedentemente annunciata da Bonhams con una stima compreso tra i 400.000 e i 475.000 dollari (da 353.000 a 420.000 euro), la vettura è stata inspiegabilmente ritirata dall’asta dell’Audrain Concours lo scorso mese.
Qualunque sia stato il motivo, è abbastanza chiaro che quest’auto a motore centrale rappresenti un assegno circolare su ruote. Il basso chilometraggio e le condizioni di conservazione straordinarie possono solo aumentare il valore per questa rarissima purosangue italiana.