Elettrici nel 2035? La maggioranza degli esperti è pessimista
L’apertura europea ai carburanti sintetici non cambierà di molto il futuro delle automobili: almeno quelle destinate alla maggioranza delle persone dovranno diventare elettriche. E così, anche se alla scadenza del 2035 mancano ancora più di 11 anni, questo periodo di tempo potrebbe sembrare incredibilmente breve per riuscire a convertire all’elettrico tutto o buona parte del parco circolante. Secondo gli esperti, questi obiettivi sono piuttosto ottimistici.
È ciò che emerge da un sondaggio condotto da ABB – multinazionale elettrotecnica operante nei campi della robotica, dell’energia e dell’automazione – su quasi 600 esperti globali del settore, che ha rilevato come quasi due terzi degli intervistati (il 59%) pensi che sarà difficile raggiungere i target fissati dalle istituzioni. E non per mancanza di volontà da parte delle case automobilistiche, visto che nell’ultimo anno si è assistito a un boom di debutti di veicoli elettrici. Ma per le difficoltà esterne che i costruttori stanno incontrando: progettare un nuovo veicolo è una cosa, ma produrlo e renderlo disponibile per la clientela è un’altra.
Quali sono gli ostacoli?
Uno dei principali problemi evidenziati dagli intervistati è la catena di approvvigionamento globale, che non si è ancora ripresa dai blocchi avvenuti durante le prime fasi della pandemia. Le chiusure degli impianti di produzione, dovute allo stop delle attività produttive in molti paesi, hanno portato a una carenza di parti e materie prime per molti veicoli che ancora oggi si trascina.
C’è poi il problema riguardante l’infrastruttura per produrre e gestire queste auto. Gli impianti per la produzione di veicoli elettrici devono essere adattati o completamente rifatti, il che richiede molti soldi. Per non parlare della necessità di avere impianti dedicati alla produzione delle batterie, che a loro volta hanno bisogno di personale qualificato per installare e fare funzionare le apparecchiature.
Infine bisogna considerare che le nostre strade non sono in grado per il momento di accogliere tutte queste nuove vetture elettriche. In primis non ci sono abbastanza punti di ricarica per soddisfare una richiesta generalizzata e, secondariamente, la maggior parte delle reti elttriche in tutto il mondo non sarebbe in grado di gestire un carico di questo tipo.