Ferrari le concept car più iconiche della storia
La Ferrari producendo vetture già uniche di per se non ha rilasciato molte concept car durante la sua storia. Ci sono stati però dei design particolari negli anni che hanno testato nuove soluzioni ed innovazioni ma alla fine sono rimasti solo prototipi. Ecco sette di queste iconiche e particolari vetture.
Ferrari Testa D’Oro Colani (1993)
Cominciamo con uno dei design forse più controversi di questa lista. Luigi Colani designer tedesco visionario e a volte estremo realizzò questa Ferrari all’inzio degli anni ’90. L’unico esemplare è esposto al museo Ferrari di Maranello ed è di certo una della Ferrari più particolari. Colani definiva molti dei suoi design “biodinamici” ispirandosi a forme arrotondata trovate in natura. Con un motore a 12 cilindri Turbo, stesso della Testarossa la Testa d’Oro arrivo alla velocità record di 351 km/h nel deserto salato di Bonevillle.
Ferrari 408 4RM (1987)
Un altra Ferrari che è stata decisamente solo un prova di concetto è la 408 4RM con un design decisamente anni ’80. La sigla 4RM sta proprio per quattro ruote motrici ed è stata realizzata principalmente per testare idraulica e trazione integrale e vedere come e quando applicarla alle vetture di serie. Il progetto fu guidato da Mario Forghieri che fece la fortuna della Ferrari in Formula 1 durante gli anni ’70. Forghieri a quanto pare fu tentato anche ad un passaggio a Lamborghini che lanciò pochi anni dopo la Diablo a quattro ruote motrici.
Ferrari Mythos (1989)
Una altra fuoriserie basata sulla Testa Rossa era al Ferrari Mythos che è poi andata ad influenzare anche lo stile della F50. Due Mythos sono stata fatte su ordinazione appositamente per il Sultano del Brunei che possiede una ricchissima collezione privata di auto. Lo stile è decisamente a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 con i suoi particolari rigonfiamenti e l’ampia parte posteriore.
Ferrari 365 P Berlinetta Speciale (1966)
Di certo uno dei più audaci esperimenti del tempo, basata sulla Ferrari 365 P2 che correva a Le Mans ne usava lo stesso motore che per una vettura da strada del tempo era semplicemente pazzesco. Un V12 da 4,4 litri che arrivava a 380 cavalli. Ideata da Pininfarina in collaborazione con Luigi Chinetti Jr è caratterizzata da una posizione di guida centrale con i passeggeri sui lati. Gianni Agnelli dopo averla vista in pista chiese a Pininfarina di costruirgliene due per il suo uso personale. Ha decisamente ispirato la Ferrari Dino 206 GT.
Ferrari 512 S Berlinetta Speciale (1969)
Presentata all’autosalone di Torino del 1969 questa auto racchiude in se l’essenza di quegli anni. Creata dal Filippo Sapino nella sua breve esperienza a Pininfarina la 512 S Berlinetta Speciale si basava sul telaio di una Ferrari 312 P incidentata durante la 1000 miglia di Monza nel 1969. Il motore invece è stato preso da una Ferrari Can-Am un V12 da 6 litri si tratta di una vera a propria concept car vista anche l’impraticabilità dell’abitacolo, lo spazio tra guidatore e passeggero era talmente stretto che le leva del cambio fu posta sul lato destro del pilota.
Ferrari 512 Modulo (1970)
Ideata sulla base della 512S la Ferrari Modulo come viene comunemente definita rimane ad oggi uno dei design più iconici per quanto riguarda i prototipi ideati da Pininfarina con Ferrari. Mostrata per la prima volta al Salone dell’auto di Ginevra nel 1970 da allora ha fatto il giro del mondo in varie esposizioni. Un design decisamente all’avanguardia per l’epoca, non avendo portiere ma tutto il parabrezza e i finestrini si spostano in avanti per permettere di entrare. Nel 2014 il prototipo della Concetp Car è stato acquistato da Glickenhaus che ne ha curato il restauro per la messa in pista.
Ferrari Pinin (1980)
Sembra che la Ferrari Pinin sia stata inizialmente concepita dopo l’acquisizione di Ferrari da parte di FIAT. Enzo Ferrari quando accompagnato da una macchina con autista inizialmente arrivava in una Fiat 130 che di certo non aveva uno stile Ferrari da qui sembra che nacque l’idea della Pinin. Ideata da Pininfarina l’auto montava un motore da 5.0 litri V12 della Ferrari 512 BB mentre il cambio era derivato dalla 400 GT. La parte motoristica e fu seguita da Forghieri ex direttore tecnico della Scuderia di Formula 1.