Ford Country Squire Camper, la wagon camperizzata mai prodotta
Chi non ha un sogno nel cassetto? Spesso è proprio quel desiderio tenuto nascosto a spronarci a migliorare ogni giorno. Ciò vale per le persone, ma anche per le aziende. In questo articolo parliamo proprio di un sogno: quello che la Ford aveva alla fine degli anni ’50 quando pensò alla Country Squire Camper, un concept unico che doveva valutare il potenziale interesse per un nuovo tipo (più versatile) di station wagon.
Tra le milioni di station wagon realizzate in quegli anni, la Country Squire venne prodotta ininterrottamente dal 1950 al 1991, in 8 generazioni. Questa wagon era offerta con diverse motorizzazioni e con un ampia gamma di dotazioni opzionali. Era spaziosa e affidabile, il che la rendeva ideale per un ampia fetta di clientela.
Dalla cucina alla barca
Alla fine del 1958, Ford cominciò a cullare l’idea che la Country Squire potesse essere qualcosa di più di una vettura per tutti i giorni. Il risultato fu il camper più moderno (per i tempi), dedicato ai viaggiatori sportivi e con una dotazione completa di tutto, lavello della cucina compreso. In effetti a bordo disponeva ben più dei servizi base visto che era equipaggiata anche con una barca a remi, il cui rilascio era completamente automatizzato.
Era il coltellino svizzero dei camper in un periodo in cui questi mezzi erano appena arrivati sulla scena. La Country Squire Camper potrebbe sembrare ridicola in base agli standard odierni, ma provando a indossare un paio di occhiali degli anni ‘50 si può apprezzare a fondo quanto fosse stupefacente questo concept.
Come si può vedere nel video, la Country Squire Camper era un camper da sogno. E come molti sogni non diventò mai realtà. Il suo aspetto era esattamente quello di una Country Squire wagon su cui era basata, con l’unica differenza per la barca a remi capovolta sul tetto.
Il letto sotto la barca
Lo scafo in realtà nascondeva la camera da letto a cui si poteva accedere premendo un paio di pulsanti su un pannello di controllo. Il dispositivo sembrava qualcosa uscito dai film di James Bond, ma Ford assicurava che anche i meno avvezzi alla tecnologia avrebbero potuto usarlo facilmente.
Il camper poteva aprirsi completamente senza scendere dall’auto: la barca si sarebbe ribaltata e la tenda sotto di essa si sarebbe aperta. Qui potevano dormire due adulti in un letto matrimoniale (mai mostrato al pubblico) e altri due adulti potevano dormire nel retro dell’abitacolo.
Così fatto il camper era adatto a una famiglia di quattro persone o a due coppie di adulti in cerca di una fuga per il fine settimana. Chi dormiva sul tetto non aveva certo bisogno di particolari doti acrobatiche, visto che per accedere alla tenda era a disposizione una scala.
Cucina con vista
In coda era ospitata una cucina completa, un’altra dimostrazione che Ford voleva che questa fosse una soluzione adatta alle famiglie. Nell’immaginario dell’epoca, mentre il padre andava con la barca nel lago per pescare, la madre poteva mettersi il grembiule e preparare la cena. La cucina disponeva di un lavandino con acqua calda e fredda, un fornello doppio, un piccolo piano di lavoro e un mini frigorifero.
Ovviamente la cucina non era grandissima, ma era già molto considerando che sarebbe stata nascosta in modo ordinato nella parte posteriore della vettura. Un altro pulsante faceva aprire una tenda a ventaglio sulla zona cottura, fornendo riparo dal sole e dalla pioggia.
Le brochure distribuite all’epoca parlavano anche di una soffione della doccia nel tetto e una tenda che offrisse la giusta privacy per il suo utilizzo. Il bagno invece non c’era.
Ford non ha mai avuto un programma di vendita in serie per la Camper, ma l’azienda considerò la possibilità che “l’equipaggiamento automatico potesse essere prodotto da fornitori indipendenti e montato dai concessionari Ford” nel caso ci fosse stato abbastanza interesse. Purtroppo ciò non accadde mai.