Ford ha brevettato un motore termico alimentato a idrogeno
Tutto parlano di elettrico, ma al termico non vogliono proprio rinunciare. E per mantenere viva la “speranza” provano a giocare la carta dell’idrogeno. Ultima in ordine marcia è Ford che, a quanto pare, sta sperimentando tale soluzione proprio sui motori a combustione interna.
Il brevetto di cui si parla nulla ha a che fare con le celle a combustibile, ma con i più tradizionali pistoni e cilindri. Quindi la casa dell’Ovale blu starebbe progettando un motore a combustione interna convenzionale che brucerebbe semplicemente idrogeno al posto della benzina o del diesel. Un processo che comporterebbe zero emissioni nocive.
Si tratta solo di un brevetto
I primi a scoprire tale progetto Ford sono stati quelli del megazine Muscle Cars & Trucks. È stata infatti scovata una domanda di brevetto depositata presso l’Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti (USPTO). Domanda che descriveva un metodo di combustione dell’idrogeno insieme al turbocompressore e al ricircolo dei gas di scarico.
In particolare, un tale motore a idrogeno sarebbe in grado di funzionare con una miscela molto più magra rispetto ai tradizionali motori a benzina. Nella domanda Ford suggeriva anche che un motore a idrogeno avrebbe potuto essere utilizzato come parte di un propulsore ibrido. Quindi con un motore elettrico-generatore posizionato tra il motore e la trasmissione.
I motori a combustione di idrogeno non sono una novità. Toyota ha affermato che spera che l’idrogeno possa affrontare l’impatto ambientale dei motori a combustione, consentendo loro di rimanere in giro per il divertimento degli appassionati di guida. Forse Ford sta pensando la stessa cosa.
Tuttavia l’idrogeno ha molti potenziali problemi che potrebbero rendere impraticabile questa idea. Le infrastrutture di rifornimento sono ancora limitate e la produzione e la distribuzione possono essere fonti di emissioni. I motori a combustione di idrogeno potrebbero anche rivelarsi meno efficienti delle celle a combustibile, che a loro volta sono meno efficienti rispetto alle auto elettriche “pure”.