GM, con le batterie allo stato solido giù i costi e su l’autonomia
Abbattere i costi di produzione, aumentare l’autonomia. Per quanto possa sembrare scontata la volontà di General Motors, è tutt’altro che di facile realizzazione. Il colosso americano in collaborazione con la coreana LG prova fare un ulteriore passo avanti verso l’elettrificazione di massa, sviluppando accumulatori più efficienti e meno costosi.
Allo stato solido
La chiave di volta promossa da GM sta tutte nelle specifiche delle batterie. Gli investimenti realizzati per lo sviluppo della nuova piattaforma di veicoli elettrici e di Ultium, l’accumulatore nato dalla sinergia con LG, sono solo la punta dell’Iceberg. Infatti, nel corso dell’annuale relazione agli investitori, è stato annunciato che verranno stanziati altri 27miliardi di dollari in ricerca e sviluppo. Cifra che contribuirà ad alimentare la quota di nuovi modelli elettrificati di ben 30 novità in soli 5 anni.
È lo stesso Mark Reuss, presidente del colosso americano, a parlare di batterie allo stato solido. Una tecnologia che rappresenta il futuro per GM e che sarà disponibile intorno all’anno 2025. Tecnologia in cui sarà ovviamente presente un elettrolita solido, mentre gli anodi saranno ricchi di silicio.
Massima resa minima spesa
Maggiori dettagli tecnici non sono al momento disponibili. Quello più interessante riguarda l’autonomia. Questa nuova tipologia di accumulatori dovrebbe essere predisposta per “reggere” almeno 800-1000 km con un pieno di energia. Ma soprattutto si ipotizza avranno un costo di 100 dollari a kWh. Questo vorrebbe dire abbattere un parte considerevole del costo finale di un’auto elettrica.
Ad occuparsi dello sviluppo del nuovo accumulatore allo stato solido, la joint venture con LG Energy Solution, una realtà da 2,3 miliardi di dollari, pronta a partire dal 2022 con la produzione delle celle Ultium a Lordstown, in Ohio. E siamo solo all’inizio, perché le due società hanno già predisposto una nuova fabbrica di batterie in Tenneesse.