Gomme auto, hai mai notato questo simbolo prima di adesso? inizia ad abituarti alla sua presenza, ecco a che serve

Sugli pneumatici per auto è apparso un nuovo simbolo, che dovrebbe essere adottato da un numero sempre maggiore di produttori.

Basta uno sguardo al fianco di un pneumatico per rivelare all’osservatore decine di simboli diversi, che forniscono informazioni sulle sue caratteristiche e specifiche.

Ai simboli già noti che si possono trovare su un pneumatico, se ne aggiunge ora uno nuovo, un cerchio che racchiude due frecce, che “guardano” in direzioni opposte

La nuova etichetta ha fatto il suo debutto sul nuovo pneumatico Pirelli P Zero E e consente al pubblico dei consumatori di riconoscere facilmente e rapidamente che un’ampia percentuale di materiali sostenibili e riciclati è stata utilizzata nella fabbricazione di ciascun prodotto che la reca.

Pirelli & C. S.p.A. è una multinazionale con sede in Italia, che opera nel settore automobilistico come produttore di pneumatici per automobili, moto e biciclette. Quotata alla Borsa Italiana dal 1922 è attualmente presente negli indici FTSE MIB e FTSE Italia Brands. Nel 2015 era stata ritirata dal listino per tornarvi il 4 ottobre 2017 con una capitalizzazione di 6,5 miliardi di euro. Pirelli è stata selezionata e introdotta nell’indice Dow Jones Sustainability STOXX (DJSI STOXX) per la prima volta nel 2002, ed è stata inclusa anche nell’indice mondiale Dow Jones Sustainability World. Prima del delisting Pirelli era inclusa anche negli indici di sostenibilità FTSE Global and Europe e ASPI Eurozone.

I materiali che fanno ottenere il marchio recycle

In particolare, i pneumatici dell’azienda italiana che riporteranno la specifica marcatura sono stati prodotti con materiali di origine biologica oltre che con materiali riciclati in una percentuale pari ad almeno il 50% del totale – oltre il 55% nel P Zero E. Per l’apposizione della nuova marcatura, infatti, gli pneumatici sostenibili dell’azienda italiana ottengono l’approvazione da parte di un ente indipendente.

I materiali bio-based sono quei materiali, come fibre vegetali e polimeri derivati ​​da oli vegetali, che sostituiscono nella realizzazione di un pneumatico materiali più “tradizionali”, come ad esempio i polimeri derivati ​​dal petrolio. Lo scopo di questi materiali è quello di ridurre l’impatto ambientale della produzione di pneumatici e, come tutto dimostra, la strada dell’azienda italiana sarà seguita da altri produttori.

Come influirà sul mercato italiano

Il prossimo passo per gli italiani, che dovrebbe diventare realtà entro il 2030, è che la percentuale dei suddetti materiali superi il 70% in totale, mentre la marcatura specifica sarà logicamente leggermente diversa per ciascun produttore.

Questa mossa si inserisce nel piano ecologico dell’Italia che sta anche incentivando la produzione e l’acquisto di auto elettriche, per la riduzione drastica delle emissioni di CO2