Honda punta più sull’ibrido che sull’elettrico puro
Honda ha dichiarato che investirà 40 miliardi di dollari in veicoli elettrici entro il prossimo decennio, precisando però che questo non significa che punterà solo sulle auto a batteria: saranno invece le sue auto ibride a dominare le sue politiche commerciali nel prossimo futuro a breve termine.
Dunque, sebbene l’azienda sia diventata la prima casa automobilistica del Giappone ad annunciare la sua graduale eliminazione delle auto a benzina, la scelta preferenziale della compagnia giapponese non sembra essere quella sull’elettrico puro, bensì sull’ibrido, con un’opzione peraltro sempre più condivisa da altri operatori delle quattro ruote.
Più nel dettaglio, Honda ha affermato poche ore fa che concentrerà l’attenzione soprattutto sui suoi modelli ibridi dotati del sistema benzina-elettrico fino a quando l’infrastruttura non sarà pronta a sostenere più auto elettriche sulle strade pubbliche.
“Dobbiamo considerare più fattori, come l’ambiente di vita e la penetrazione dell’energia rinnovabile, piuttosto che passare semplicemente ai veicoli elettrici“, ha detto Toshihiro Mibe, CEO di Honda, in carica da aprile.
Mibe ha sottolineato che la tecnologia ibrida di Honda, che combina un piccolo motore a benzina o diesel con una batteria, influenzerà le scelte commerciali dell’azienda per il prossimo decennio. “Ci fermeremo con i motori convenzionali, ma ci concentreremo ancora sugli ibridi, e questa sarà la nostra forza nel 2030 o addirittura nel 2035“, ha detto.
Per quanto concerne invece i progetti elettrici puri, la casa automobilistica ha delineato i suoi piani per sfruttare al meglio la sua partnership con Sony e General Motors, che contribuirà a lanciare 30 modelli elettrici 100% entro il 2030 e produrre più di 2 milioni di unità all’anno.
Il nodo delle batterie
In questo programma uno dei problemi fondamentali sarà assicurarsi una costante e regolare fornitura di batterie. Anche se l’azienda sta recuperando terreno rispetto ai suoi rivali globali, l’impressione è che Honda – sotto la guida di Mibe – si stia allontanando sempre più dalla produzione interna, per attirare fornitori di batterie esterne.
Non è un caso che la casa automobilistica giapponese abbia confermato che userà la batteria Ultium di GM in Nord America e che starebbe considerando una joint venture con un altro operatore, ancora ignoto, per produrre batterie da utilizzare nei veicoli elettrici.
In Cina, Honda utilizzerà invece le batterie di CATL, il più grande gruppo globale di batterie del mondo, mentre in Giappone acquisterà batterie da Envision AESC, il principale fornitore di batterie per l’alleanza Renault-Nissan.