I carburanti sintetici non saranno il futuro, ma una valida alternativa
L’avvento delle auto elettriche di massa sta alimentando la quota dei sostenitori dei carburanti sintetici, speranzosi che questo sistema di alimentazione possa dare nuova vita ai motori a combustione interna. Jason Fenske, ingegnere meccanico e celebre YouTuber, ha spiegato il suo punto di vista attraverso il proprio canale Engineering Explained, dicendosi scettico su questa nuova tecnologia.
Mentre la benzina e il diesel vengono raffinati da scorte naturali di petrolio greggio, i combustibili sintetici vengono prodotti combinando diverse molecole in una sostanza che si comporta come un combustibile fossile convenzionale.
Questo processo dovrebbe essere carbon neutral, perché un componente della maggior parte dei combustibili sintetici è il carbonio estratto dall’atmosfera, ha osservato Fenske. Quindi, mentre bruciare carburante sintetico può ancora produrre emissioni di carbonio, teoricamente sarebbero annullate dal recupero di quello stesso carbonio necessario per la produzione.
Il carburante sintetico non può eguagliare la benzina per densità energetica, ma è molto meglio dell’idrogeno o delle batterie agli ioni di litio utilizzate nelle attuali auto elettriche, ha detto Fenske. Tuttavia, il carburante sintetico deve essere prodotto utilizzando energia rinnovabile per essere più pulito della benzina, ha affermato Fenske. Ciò non vale per le auto elettriche, che possono comunque avere un’impronta di carbonio molto ridotta anche se caricate da reti elettriche che non prelevano energia da fonti rinnovabili.
Produrre carburante sintetico, trasportarlo e poi bruciarlo in un motore a combustione aggiunge molti più passaggi, rendendolo intrinsecamente meno efficiente. La maggiore densità energetica dei combustibili sintetici potrebbe renderli adatti per applicazioni aeronautiche o marittime, ma anche questo sarebbe comunque molto costoso, ha concluso Fenske.
Queste sfide non hanno comunque scoraggiato le case automobilistiche dalla sperimentazione. Porsche li sta testando, oltre a supportare un impianto pilota di produzione in Cile. L’anno scorso, BMW ha investito in Prometheus Fuels, sostenendo che la startup sarebbe stata in grado di vendere carburante sintetico a un prezzo paragonabile alla benzina.