I motori a flusso assiale sono il futuro delle auto elettriche?
I motori a flusso assiale potrebbero dare una grande mano d’aiuto ai veicoli elettrici. Mercedes sembra averlo capito molto bene, tanto da aver recentemente acquisito il progettista britannico YASA, la cui tecnologia è stata mostrata nel nuovo concept di veicolo elettrico Vision One-Eleven, recentemente presentato dalla casa automobilistica. Ma come funzionano i motori a flusso assiale?
In termini di conversione dell’elettricità in una coppia rotante, i motori a flusso assiale sono efficienti quanto le macchine a flusso radiale standard: la differenza sostanziale sta nelle dimensioni e nel peso ridotto dei primi, a parità di potenza erogata. Come spiega il fondatore e CTO di YASA, Tim Woolmer, in un recente video che riportiamo qui sotto, questi risparmi di peso e dimensioni hanno un effetto a cascata in termini di efficienza dei veicoli elettrici.
Come intuibile, infatti, i veicoli elettrici leggeri sono più efficienti e, se si può risparmiare peso in qualsiasi punto del veicolo, si ottiene dunque una maggiore autonomia.
Ebbene, i motori di YASA sono grandi un sesto e pesano la metà di molte macchine a flusso radiale comparabili. Ciò significa che sono necessarie meno strutture per montare il motore, che la batteria può essere più piccola a parità di autonomia e che anche la struttura di supporto della stessa può essere ridotta. Anche altri sottosistemi, come il raffreddamento, possono essere ridotti in dimensioni e massa.
Naturalmente, questo non deve far spostare la propria attenzione in modo esclusivo sui flussi assiali, considerato che, almeno per il momento i motori a flusso radiale sono piuttosto difficili da superare e risultano essere molto più economici di quelli assiali.
Tuttavia, il fatto che YASA sia stata acquistata da Mercedes sembra indicare in maniera chiara che sul segmento val la pena scommettere e che in futuro è probabile che altri produttori scelgano di puntare su questo ambito.