I soldi sauditi fanno fronte al futuro dei motori a combustione interna
Secondo Reuters, il duo automobilistico francese e cinese, ovvero Renault e Geely, condividerà il 20% del loro impianto di produzione di motori a combustione con il produttore di petrolio statale Aramco dell’Arabia Saudita. Le due società hanno già reso pubbliche le loro intenzioni di lavorare insieme per produrre propulsori a benzina e ibridi. Tuttavia, la nuova entità necessita ancora di un nome ufficiale.
L’agenzia di stampa afferma che il coinvolgimento di Aramco nel progetto come investitore e partner deve essere dettagliato tra le tre parti. L’impresa saudita-franco-cinese (soprannominata “Horse” da Renault e “Rubik” da Geely) dovrebbe sviluppare centrali elettriche a combustibili fossili ad alta efficienza e sistemi di trasmissione ibridi.
Che motori saranno?
Fonti vicine all’accordo Aramco-Renault-Geely hanno detto a Reuters che il coinvolgimento dell’Arabia Saudita serve a favorire la decarbonizzazione dei motori a benzina. Allo stesso tempo, la società araba sosterrà la ricerca e lo sviluppo di soluzioni di carburanti sintetici per i motori a combustione e tecnologie legate all’utilizzo di idrogeno. Aramco sta già lavorando con i coreani di Hyundai per creare carburanti per motori ibridi ad alta efficienza e basse emissioni.
Secondo una delle fonti del rapporto dell’agenzia di stampa, la nuova società a tre svilupperebbe generatori a quattro cilindri piuttosto che motori per auto convenzionali. Ciò significa che il propulsore alimenterà solo la batteria per auto ibride e non applicherà direttamente la forza meccanica alla trasmissione (non fornisce direttamente la trazione!).
Una delle fonti Reuters ha indicato che l’efficienza di tali generatori di bordo sarebbe molto più alta di quella di un tipico propulsore a combustione. L’impresa arabo-sino-francese è ancora agli inizi, con le tre società attualmente al lavoro su una lettera di intenti. Una volta finalizzato il documento, i consigli di amministrazione delle case automobilistiche devono approvare l’accordo, afferma Reuters, citando fonti interne alle tre società.