Il 2022 si prospetta un anno negativo per il settore automotive
Secondo un documento visionato da Bloomberg News, che poi ha stilato la notizia, l’ACEA, associazione che vede coinvolti i costruttori di veicoli europei, prevede che la carenza di chip si estenderà fino al 2022. Una situazione che quasi certamente porterà al ribasso le attuali previsioni di produzione.
“I volumi di produzione di auto in Europa saranno probabilmente sostanzialmente inferiori alle attese per quest’anno e il prossimo”, ha affermato l’Associazione in un allegato in una lettera inviata alla Commissione europea. “L’offerta non sarà in linea con la domanda”.
La carenza globale di componenti che sta compromettendo le linee di produzione ha causato l’aumento dei prezzi dei veicoli, nuovi e usati, poiché le scorte sono diminuite. L’ultima valutazione dell’ACEA è un duro colpo per le aspettative di alcuni ricercatori che credevano che la carenza di semiconduttori sarebbe dimunuita il prossimo anno.
Mentre IHS Markit, fornitore di informazioni globale, prevede che la produzione automobilistica europea aumenterà del 16% a quasi 18,6 milioni di unità l’anno prossimo, una produzione che avvicinerebbe l’industria ai livelli pre-pandemia di circa 20 milioni.,ACEA pubblicherà invece le sue previsioni 2022 all’inizio del prossimo anno.
L’associazione ha fatto esplicita richiesta alla commissione europea di un’azione per ridurre la dipendenza dai fornitori di chip asiatici, per evitare future interruzioni della catena di approvvigionamento. “La gravità della situazione richiede una risposta forte e coordinata in tutta l’Unione europea”, ha scritto nella lettera il presidente di ACEA Oliver Zipse, nonché CEO di BMW.