Il design squadrato sta tornando. Ma resterà?
Ogni generazione di auto segue alcune chiavi stilistiche. Lo stile che maggiormente andava di moda negli anni ‘80 è senza dubbio quello squadrato. I designer dell’epoca pareva che cercassero continuamente il modo di rendere interessante una scatola. Pensiamo alla Fiat Panda, all’Audi Quattro o la Volvo 240 SW. Sappiamo che la moda è ciclica e quindi basta guardare alcuni degli ultimi modelli lanciati per capire che il design squadrato sta tornando.
Senza tirare in ballo l’attesissimo Cybertruck, pensiamo all’ultima Hyundai Santa Fe, praticamente priva di curve. O la Kia EV9, SUV elettrico di grandi dimensioni a tre file caratterizzato da uno stile squadrato e un’aspetto robusto. Restano sempre in Corea, pensiamo alla Ioniq 5, che sembra una via di mezzo tra la rappresentazione di come saranno le auto del futuro e una vettura degli anni ‘80.
Una cosa accomuna tutti i modelli appena citati: sono dei SUV. E probabilmente proprio la popolarità di questo tipo di auto è il motivo per cui il design squadrato sta tornando di moda. Del resto in alcuni modelli, per esempio la Mercedes Classe G o la Jeep Wrangler, non se n’era mai andato.
In fondo queste forme sono anche molto pratiche, perfette per un SUV. Per accorgersene basta accomodarsi sul sedile posteriore di una BMW X3 e di una X4. Se siete appena più alti della media, sulla seconda non sarete troppo comodi. Il design squadrato permette di avere anche un bagagliaio più ampio.
Di contro l’efficienza nei consumi solitamente ne risente. Queste vetture spesso hanno lo stesso coefficiente aerodinamico di un mattone, perché l’aria si trova davanti delle sezioni praticamente verticali. Il che potrebbe essere un ostacolo per la diffusione di questa moda stilistica, in particolare sulle auto elettriche che sarebbero più penalizzate sulla loro autonomia.