Il metanolo è un potenziale carburante alternativo e sostenibile
Elettrico anche no. Nella difficile e complessa transizione energetica che stiamo vivendo, prende sempre più piede la (possibile) soluzione alternativa dei carburanti sintetici. Porsche è certamente tra i maggiori esponenti di questa nuova corrente.
Alcuni processi con combustibili sintetici hanno il potenziale non solo di produrre combustibili a emissioni zero, ma pure di rimuovere allo stesso tempo CO2 dall’atmosfera. Uno di questi è la produzione di metanolo creato innescando una reazione chimica tra l’idrogeno prodotto in modo sostenibile e la CO2 nell’atmosfera utilizzando un processo chiamato Direct Air Capture (DAC).
Una “storia” affermata
La società canadese Carbon Engineering lo fa dal 2015 e afferma di essere in procinto di creare impianti in grado di catturare un milione di tonnellate di CO2 nell’aria all’anno, equivalenti a 40 milioni di alberi.
Nel Regno Unito, l’Università del Surrey ha ricevuto 250.000 sterline dall’Engineering and Physical Sciences Research Council per finanziare un progetto volto alla produzione di metanolo mediante processo DAC, come riporta il magazine britannico Autocar.
Il metanolo è stato sostenuto per molti anni come combustibile alternativo. Alla fine degli anni ’90, i team di sviluppo dei veicoli celle a combustibile di Mercedes-Benz erano convinti che il modo più veloce per standardizzare questo genere di mezzi non fosse il trasporto e la distribuzione di idrogeno, ma di metanolo.
La soluzione, apparentemente semplice, che avrebbe “toccato” le stazioni di servizio, prevedeva semplicemente di aggiornare le pompe per gestire il metanolo, che avrebbe potuto essere fornito da autocisterne come benzina e diesel. L’idrogeno sarebbe stato “estratto” a bordo dell’auto per alimentare le celle a combustibile e gli automobilisti avrebbero “pompato” metanolo come benzina.
Gli ingegneri tedeschi non erano i soli a pensare che il metanolo avesse un potenziale. Nel 2006, il premio Nobel George Olah ha scritto il libro Beyond Oil and Gas: The Methanol Economy, che spiegava i vantaggi di un’economia del metanolo, prevedendo la crisi climatica attuale.
Nel 2008, l’ingegnere visionario James Turner, allora in Lotus, e il suo collega Richard Pearson, svilupparono il prototipo Exige 270E Tri-Fuel, basato sulla Exige S sovralimentata, in grado di funzionare a benzina, etanolo o metanolo.
L’effetto di raffreddamento dell’alcol aumenta la densità dell’aria aspirata e, sebbene trasporti meno energia in volume rispetto alla benzina, l’alcol ha anche un numero di ottano più elevato. Ecco perché la potenza della Exige 270E Tri-Fuel passava dai 240 CV dell’auto standard a 270 CV. Turner aveva previsto che il costo di produzione aggiuntivo della vettura fosse di appena 40 sterline.
Turner e Pearson hanno stimato che un impianto delle dimensioni di due campi da calcio potrebbe far fronte alla produzione di CO2 di una città con una popolazione di 16.000 abitanti. La CO2 rimossa dall’atmosfera può anche essere utilizzata per realizzare prodotti solidi come materiali da costruzione che intrappolano efficacemente il carbonio e lo rimuovono dall’atmosfera in modo permanente.