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In Australia le auto si testano anche sott’acqua

I test di sicurezza sui veicoli non sono ovviamente un’esclusiva di Euro NCAP. Potremmo dire che ogni continente ha il suo ente di riferimento. Ovviamente questo genere di test si deve evolvere per stare al passo con i tempi. La quantità di funzionalità tecnologiche e di sistemi di assistenza alla guida è in forte crescita, quindi i crash test devono essere sempre aggiornati. C’è chi però, al di là di dare “seguito” alle novità del settore automotive, fa delle prove decisamente curiose (ma forse assolutamente necessarie).

Cosa succede nella terra dei canguri?

L’autorità australiana per i test ANCAP sta apportando una modifica sorprendente ai suoi criteri di crash test: a partire da gennaio 2023, testerà i nuovi veicoli sulle prestazioni sott’acqua. I test aiutano a determinare la facilità con cui gli occupanti di un veicolo possono scappare una volta che l’auto è stata sommersa.

Affinché un veicolo riceva una valutazione a cinque stelle, deve possedere una serie di peculiarità derivate proprio da questo genere di prova. A qualcuno potrebbe sembrare poco utile realizzare questo genere di test, ma la motivazione dietro tale prova è solida. Quando un conducente si imbatte in uno specchio d’acqua e il veicolo viene sommerso, la pressione dell’acqua e il panico possono rendere quasi impossibile l’apertura delle portiere dell’auto.

I test di ANCAP richiedono che gli occupanti del veicolo siano in grado di aprire le porte e abbassare i finestrini elettrici per circa 10 minuti dopo che l’auto è stata sommersa. Le case automobilistiche con veicoli che non soddisfano i nuovi standard devono fornire agli occupanti un modo per rompere o aprire manualmente i finestrini laterali.

La risposta post-incidente è un elemento critico per garantire la sopravvivenza. I sistemi di immersione richiedono che i dispositivi elettronici del veicolo rimangano operativi una volta sommerso, in modo che le portiere e i finestrini delle auto possano essere aperti”, ha descritto l’amministratore delegato di ANCAP Carla Hoorweg in una nota. “Sebbene sia importante non entrare mai deliberatamente nelle acque alluvionali, i recenti eventi ci hanno nuovamente ricordato che le inondazioni possono prendere inaspettatamente un veicolo e i suoi occupanti”.