Koenigsegg, un biocarburante “vulcanico” per hypercar a zero emissioni
La nuova hypercar di Koenigsegg sarà tutt’altro che un’auto ordinaria. E, probabilmente, nemmeno il biocarburante lo sarà. Nel tentativo di creare auto a zero emissioni, infatti, gli “scienziati” del brand svedese hanno iniziato a sperimentare un nuovo tipo di carburante che deriva da… vulcani semi-attivi.
L’ambiziosa mossa è stata ideata dal fondatore e amministratore delegato Christian von Koenigsegg, che ha annunciato piani per raddoppiare le dimensioni della fabbrica entro due o tre anni e aumentare la produzione da circa 35 auto all’anno a poche migliaia con il minor impatto possibile sull’ambiente. Allo stesso tempo, la casa automobilistica sta sperimentando tecnologie verdi per rimodellare il settore.
Ebbene, per raggiungere questi obiettivi il team svedese ha arruolato l’ex dirigente Tesla Evan Horetsky. Horetsky, ora a capo dell’industrializzazione di Koenigsegg, vuole migliorare l’impronta di carbonio della società. E, contemporaneamente, incorporare le sue tecnologie eco-friendly in una più ampia gamma di modelli e trasmissioni.
Con quali risultati?
Ebbene, innanzitutto sta sviluppando pacchi batterie ad altissimo voltaggio, che garantirebbero auto più leggere e potenti. Quindi, ricercando nuovi combustibili rinnovabili per alimentare i suoi motori a combustione interna e creare auto a zero emissioni.
La tecnologia di cui parliamo oggi, che proviene dall’Islanda, cattura la CO2 emessa dai vulcani semi-attivi e la converte in metanolo. Il carburante, noto come Vulcanol, produce il 90 per cento in meno di emissioni di carbonio rispetto ai combustibili fossili e potrebbe essere utilizzato non solo nelle quattro ruote di Koenigsegg, ma anche in tutta la catena di produzione e fornitura.
Certo, per il momento siamo ancora nelle fasi primordiali di applicazione, ma le prospettive sembrano essere piuttosto incoraggianti…