La BMW M2 esalta il piacere di guida senza elettrificazione
Servono poche parole per descrivere la nuova BMW M2. In un mondo che si sta rapidamente muovendo verso l’elettrificazione, la sportiva bavarese si presenta al via con un sei cilindri in linea da 3,0 litri. Unità sprovvista di qualsivoglia ibridizzazione.
Il propulsore turbo S58 TwinPower sviluppa 460 CV a 6.250 giri/min e 550 Nm di coppia tra 2.650 e 5.870 giri/min, mentre la linea rossa è a 7.200 giri/min. La vettura sarà esclusivamente a trazione posteriore, disponibile sia con il cambio manuale a sei rapporti, che con l’automatico a otto. L’auto pesa circa 130 kg in più rispetto alla precedente, toccando quota 1.725 kg.
Massiccia e squadrata
La nuova M2 sfoggia un frontale rivisto con ampie griglie senza telaio, squadrate negli angoli superiori. Il doppio rene sembra dimensionalmente compatto rispetto alle prese d’aria su entrambi i lati del paraurti anteriore.
Mentre nella sezione posteriore si palesa un diffusore piuttosto pronunciato, con quattro terminali di scarico montati all’interno. C’è poi uno spoiler leggermente “accenato”, posizionato nella porzione superiore del cofano posteriore. I retronebbia sono incastonati verticalmente nell’imponente paraurti.
Interni in formato racing
La BMW M2 ha due opzioni per i sedili anteriori. I sedili M Sport in pelle a regolazione elettrica oppure i più avvolgenti M Carbon, più leggeri e contenitivi. Questi ultimi conservano la regolazione elettrica, sono riscaldati e arrivano persino a includere badge M2 illuminati.Il tema del carbonio può essere ulteriormente ampliato con il rivestimento interno, il volante e la leva del cambio (sull’automatico).
Per quanto concerne la componente multimediale, la sportiva bavarese è equipaggiata con l’ultima versione del sistema iDrive (la 8). C’è quindi un quadro strumenti da 12,3 pollici e un display touch curvo da 14,9 pollici. La navigazione BMW Maps è inclusa di serie, mentre fa parte della lista degli optional l’head-up display specifico M. Altre opzioni includono la ricarica wireless, Personal eSIM 5G e un volante riscaldato.
Pronti per la pista?
La seconda generazione M2 dà la priorità all’esperienza di guida. Il cambio automatico offre tre diverse modalità, mentre lo sterzo Servotronic di serie (in BMW si parla di velocità variabile) può essere commutato tra Comfort e Sport.
La sospensione adattiva a controllo elettromagnetico è di serie, con la sospensione che è un altro parametro che può essere modificato nelle impostazioni, mentre il DSC (Dynamic Stability Control) può essere impostato su “M Dynamic Mode”, che consente un maggiore slittamento delle ruote.
La funzione DSC è stata integrata all’interno della stessa gestione del motore anziché essere un’unità separata. In parole povere, questo significa risposte più rapide e precise, fino a dieci volte più veloci, afferma BMW. Inoltre gli utenti possono modificare il modus operandi del freno in base a ciò che desiderano, il tutto all’interno del menu M Setup.
L’M Drive Professional è montato di serie. Oltre al sistema che analizza la “qualità” del drifting, c’è un controllo della trazione M con numerose regolazioni. Per semplificare ulteriormente le cose, il pannello di controllo è dotato di un pulsante M Mode. La modalità Track disattiva completamente i sistemi di assistenza.
La coppa dell’olio è dotata di due camere separate e di uno stadio di aspirazione aggiuntivo che consente alla pompa dell’olio controllata dalla mappa di mantenere il flusso del lubrificante anche con elevati carichi di accelerazione laterale e longitudinale.
La nuova BMW M2 passa da 0-100 km/h di 4,1 secondi e ha una velocità massima limitata a 250 km/h (aumentabile a 285 km/h col ricco pacchetto M Driver’s). Sarà prodotta in Messico e arriverà sul mercato a partire dall’aprile del 2023. Il prezzo d’attacco dovrebbe essere intorno ai 73.000 euro.