La Cina controlla ogni aspetto delle auto elettriche
La Cina è sempre più presente nel mercato automobilistico, in particolare in quello delle vetture elettriche. Secondo un rapporto del New York Times, il colosso asiatico addirittura controlla ogni aspetto della produzione delle auto elettriche, dall’estrazione delle materie prime agli stabilimenti produttivi.
Non è un mistero che la graduale diffusione dei veicoli elettrici a batteria metta in gioco miliardi di euro per le case automobilistiche e per le aziende che controllano le risorse necessarie a produrre queste auto. Finora la Repubblica Popolare Cinese è risultata la principale beneficiaria della transizione, nonché un potenziale arbitro per stabilire chi può produrre auto elettriche e chi no.
Un recente studio del New York Times mostra come la Cina controlli una parte significativa dei minerali e delle materie prime necessarie per produrre auto elettriche. La proprietà cinese delle operazioni minerarie all’estero, come le miniere di cobalto in Congo o quelle di Nichel in Indonesia, consente al Paese di avere una fonitura costante di minerali e quindi controllare il mercato.
La Cina ha anche creato un apparato verticalmente integrato per la produzione di veicoli elettrici. Qui non solo si raffina il 67% del litio mondiale, ma la Cina è anche il principale produttore di batterie e componenti per le batterie del pianeta, responsabile del 92% degli anodi, del 77% dei catodi e del 66% delle celle delle batterie.
La capacità di scalare rapidamente il mercato è stata in gran parte dovuta ai costi di manodopera inferiori e alla presenza di un numero considerevole di produttori di apparecchiature nazionali. Con il 54% delle auto elettriche del mondo prodotte all’interno del suo territorio, non c’è dubbio che la Cina manterrà la quota di maggioranza del settore anche nel prossimo futuro.