La CyberBeer di Tesla più una buona birra da bere è un pezzo da collezione
A metà ottobre, Tesla ha annunciato una nuova linea di merchandising legata al Cybertruck, disponibile naturalmente online attraverso il negozio Tesla. Come tutti gli altri prodotti a marchio Tesla, escludendo i veicoli elettrici, la nuova gamma di gadget è stata subito esaurita, creando forte interesse tra i fan di Tesla.
Peccato che il prezzo non sia proprio concorrenziale: infatti il set in edizione limitata CyberBeer + CyberStein, che include due bottiglie di CyberBeer e due tazze ispirate alla Cybertruck, disponibile unicamente sullo store americano, viene venduto a 150 dollari (138 euro), mentre il CyberOpener (questo disponibile anche sullo store italiano) viene venduto a 50 euro.
Qualità del prodotto
La scarsa qualità dell’imballaggio e di altri contenuti potrebbe essere un altro problema. Secondo i primi clienti che hanno ricevuto il set in edizione limitata, alcune bottiglie sono spedite con tappi arrugginiti. Un tappo arrugginito sulla bottiglia di birra è l’ultima cosa che ci si aspetterebbe da un prodotto che costa così tanto. Non aiuta che la birra stessa, indipendentemente dal fatto che la si beva ghiacciata o meno, non abbia proprio un buon sapore a detta dei clienti più attenti.
Un cliente insoddisfatto riconosce però a Tesla il merito che gli spetta. L’imballaggio generale è quasi perfetto, dalla scatola di cartone alle tazze e alle maniche delle bottiglie di birra. Vale a dire, i tappi arrugginiti e la pessima qualità della birra non sono colpa di Tesla. Tesla può avere molte sfaccettature, ma non è una birreria: come con tutto il merchandising di Tesla, la produzione effettiva è affidata a un partner esterno.
Responsabilità del marchio
Certo, potremmo discutere che ogni azienda dovrebbe assumersi almeno una certa responsabilità per la qualità di un prodotto quando ci mette il suo logo, ma questo non sarebbe di grande aiuto in questo caso.
Il fatto che sia le bottiglie che le tazze abbinate siano così ben progettate aiuterà indubbiamente nelle vendite e alla fine, vedendo quanto velocemente si vendono questi prodotti, forse l’intento di Tesla era sempre quello di vendere oggetti da collezione e non necessariamente di consegnare un prodotto per il consumo di massa.