La Ferrari di Mansell vincitrice di due GP va all’asta
Se siete appassionati di Formula 1 (e avete una disponibilità economica molto sopra la media), preparate il libretto degli assegni. Perché Nigel Mansell ha messo in vendita all’asta la Ferrari 640 che, nel 1989, l’ha portato a vincere i Gran Premi di Brasile e Ungheria. Dopo quella stagione la monoposto è diventata di proprietà del pilota inglese ed è nella sua collezione da allora.
Il Campione del Mondo del 1992 ha deciso di cedere alcune sue auto, tra cui questa Ferrari, che sarà battuta all’asta a metà maggio da RM Sotheby’s a Monaco.
Dai kart alla F1 e poi negli USA
In un’epoca mitica della Formula 1, Mansell è stato un pilota che ha saputo affermarsi unicamente per le sue abilità alla guida, non sui soldi o le conoscenze. Cominciò a correre nei kart, passando poi alla Formula Ford e da lì alla Formula 3. Per due volte si ruppe la schiena alla guida di Formule minori prima di ottenere la sua prima grande occasione. Colin Chapman gli chiese infatti di partecipare a una serie di test sulla Lotus del 1979.
In quel periodo Mansell soffriva ancora a causa delle diverse vertebre rotte e partecipò ai test imbottito di antidolorifici. Malgrado la mancanza di esperienza su una vettura di Formula 1, Mansell impressionò Chapman e ottenne il ruolo di collaudatore ufficiale. Chapman fu così colpito dal talento di Mansell come collaudatore che gli consentì di prendere il via a tre gare della stagione 1980.
Dopo alcuni anni difficili alla Lotus, il pilota inglese si trasferì alla Williams nel 1985. Nelle competitive auto inglesi, Mansell fu secondo in campionato per due volte, nel 1986 e nel 1987.
Nel 1989 venne ingaggiato dalla Ferrari dove stupì il mondo vincendo la sua prima gara con la scuderia al volante della Ferrari 640. La vettura si dimostrò veloce ma inaffidabile: Mansell o arrivava a podio o si ritirava, non c’erano vie di mezzo.
La carriera di Mansell dopo la Ferrari proseguì con il ritorno alla Williams, dove vinse il Campionato del Mondo Piloti nel 1992. Successivamente fece l’insolito passo di trasferirsi nella CART, il Campionato americano a ruote scoperte, dove diventò il primo pilota a vincere il Campionato al primo anno. Fu anche il primo e unico nella storia dell’automobilismo a detenere sia il titolo di Formula 1 che della CART allo stesso tempo.
La Ferrari 640 di Mansell
L’auto che andrà all’asta a metà maggio è la Ferrari 640 con numero di telaio 109. È la vettura mostrata al mondo nel febbraio del 1989, la prima Ferrari di Formula 1 presentata senza Enzo Ferrari, che era morto pochi mesi prima.
Era anche la prima Ferrari a usare una trasmissione elettro-idraulica semi-automatica che, sebbene offrisse cambiate veloci, soffriva anche di grossi problemi di affidabilità. Così inaffidabile che, alla prima gara della stagione, Mansell scherzava sul fatto di aver prenotato il volo di ritorno a metà gara, convinto che l’auto sarebbe durata solo pochi giri.
Nessuno quindi fu più sorpreso dello stesso Nigel Mansell quando riuscì a vincere quella prima gara, ripagando immediatamente la fiducia che il compianto Enzo Ferrari aveva avuto in lui.
Durante la stagione 1989, la Ferrari 640 collezionò 3 vittorie, 9 podi e 4 giri veloci. La squadra arrivò terza nel Campionato del Mondo Costruttori con 59 punti. I problemi di affidabiltà si sarebbero rivelati una costante per tutta la stagione: Mansell si ritirò per 7 volte mentre il compagno di squadra Gerhard Berger ben 12.
Alla fine della stagione, la Casa di Maranello donò la vettura che vedete nelle foto a Mansell. Era la seconda Ferrari nella collezione del pilota inglese, visto che il Drake gli aveva dato una nuovissima F40 come bonus alla firma quando si unì alla scuderia.