La Meteor 27-Litre V12 Special ha il motore da 631 CV di un carro armato
Se pensate che i V8 americani da oltre 7 litri di cilindrata siano enormi, probabilmente non avete mai sentito parlare della Meteor 27-Litre V12 Special. Ebbene sì, quel 27-Litre che si legge nel nome si riferisce proprio al suo motore, un V12 da ben 27 litri. Si tratta di un motore Meteor, versione non sovralimentata del Merlin dello Spitfire risalente alla Seconda Guerra Mondiale.
Dai caccia ai carri armati
Il Meteor era stato sviluppato direttamente partendo dal V12 aeronautico Merlin di Rolls-Royce, che doveva il suo successo ad alta quota al compressore centrifugo. Tuttavia questo sistema non era necessario a terra, per i veicoli corazzati da combattimento. Durante la Guerra, al dirigente Rolls-Royce W.A. Robotham fu assegnato il compito di realizzare un motore adatto a un carro armato da scegliere tra il Kernel e il Merlin V12. Alla fine ebbe la meglio il Merlin per via del suo design più avanzato in grado di produrre più potenza dal suo peso.
Venne quindi rimosso il compressore e semplificato il motore. Se i guasti al motore possono essere una condanna a morte sugli aerei, questo è un problema meno importante sui carri armati, quindi molte parti ritenute inadatte all’uso aereo trovarono un utilizzo sul Meteor, trovando così il modo di utilizzare delle scorte che erano particolarmente limitate nel periodo del conflitto.
La versione di serie del Meteor V12 si dimostrò affidabile e potente, generando potenze tra i 550 e i 650 CV e una coppia di 1.450 Nm, valori ideali da sfruttare su pesanti veicoli corazzati da combattimento. I motori Meteor finirono ad alimentare una serie di carri armati e rimasero in produzione dal 1941 al 1964. Molti di questi rimangono perfettamente funzionanti ancora oggi, in proprietà di privati.
Dal carro armato all’auto
L’auto che vediamo in questo servizio è un esemplare unico, progettato e costruito dopo che il suo proprietario ha visto l’Handlye Special in Inghilterra, un’auto alimentata proprio da un Merlin V12 non sovralimentato. Ritornato a casa in Sudafrica, il progetto ebbe inizio.
Dopo aver cercato senza successo un telaio Rolls-Royce o Bentley adatto, scelse invece di progettare lui stesso la base su cui montare il Meteor, utilizzando un design a doppia scala con rinforzi incrociati.
Acquistò un motore Meteor da un carro armato Centurion che era stato mandato in Sudafrica nel 1952 e lo inviò in Inghilterra per una ricostruzione completa. Testato al banco di prova ha dimostrato di erogare 631 CV e 1.964 Nm, con un consumo di carburante tra 23,5 e 47,0 litri ogni 100 km.
Sul telaio ha poi montato le sospensioni di una Jaguar XJ12, insieme a freni a disco e servosterzo. È stata montata poi una trasmissione automatica GM TH400, ma è stata prima ricostruita con specifiche da drag racing per una maggiore resistenza.
L’auto è stata dotata di ruote da 21 pollici e pneumatici Blockey. La sua velocità massima stimata è di 328 km/h. A ricoprire il tutto è stata sistemata una carrozzeria in stile anni ‘30, realizzata con pannelli di alluminio lavorati a mano su una struttura d’acciaio. Insolitamente la posizione di guida è al centro dell’auto, mentre dietro al posto di guida ci sono due sedili per i passeggeri.
L’auto è stata guidata sulla spiaggia del Saunton Sands Golden Mile nel 2018 dove ha raggiunto la una velocità di circa 130 km/h in prima marcia. La sua asta su Historics Auctioneers si è conclusa ieri. Chi se l’è aggiudicata deve mettere in conto alcuni lavori di rifinitura finale e applicare una buona mano di vernice.