La multa sul parabrezza non è una condanna passata in giudicato: ci metti una attimo a farla annullare I Te lo dicono gli avvocati
Così potrai annullare la tua multa, finalmente è possibile: scopri come.
Non per tutti la giornata lavorativa si conclude con una bella cena e una serata di relax sul divano. Per alcuni, infatti, al ritorno all’auto dopo una giornata trascorsa in ufficio la giornata si conclude con una bella multa sul parabrezza, spesso causata da un’infrazione banale e compiuta senza neanche rendersene conto come, ad esempio, il parcheggio scaduto o la targa poco leggibile.
In quella situazione, le possibilità non sono molte. La maggior parte degli automobilisti sceglie di pagare senza se e senza ma, così da levarsi il pensiero una volta per tutte. Altri, invece, provano a cercare il vigile che ha messo la multa per cercare di convincerlo a toglierla, a chiudere un occhio.
C’è però una circolare diffusa dal Ministero degli Interni che fa chiarezza sulla vicenda e che dà una speranza a tutti coloro i quali si trovano una multa sul parabrezza: ecco cosa dice.
Multa sul parabrezza, come annullarla
Nel caso in cui l’auto sia parcheggiata sulle strisce blu senza il ticket o con il ticket scaduto, oppure sia in doppia fila o in divieto di sosta, il vigile lascia sul parabrezza il preavviso di accertamento, che mette poiché non trova il conducente e quindi non può contestargli sul posto l’infrazione. Questo preavviso non è in sé la multa ma è una comunicazione che avvisa il conducente del fatto che deve pagare la contravvenzione entro 15 giorni, se vuole evitare il pagamento delle spese postali necessarie per il recapito della notifica a domicilio.
Nel caso in cui si trovi sul parabrezza il preavviso, quindi, si può provare a chiedere al vigile di chiudere un occhio. Quel foglio infatti non è la multa in sé e per sé ma un semplice preavviso che può essere ritirato. Per fare questa domanda, però, ci devono essere delle motivazioni valide come, ad esempio, una situazione d’emergenza che spiegherebbe il parcheggio in doppia fila.
E se rifiuta cosa fare?
Nel caso in cui, anche quando abbiamo le motivazioni per credere ingiusta quella multa, il vigile non la tolga, allora ci si può rivolgere al Giudice di Pace. Per farlo si ha 30 giorni dalla data di notifica ma, se passa il tempo e si supera questa soglia, allora si può provare con il Prefetto, dove si ha tempo fino a due mesi.