La Piccolo Lusso è una Fiat Panda 4×4 con uno stile mediterraneo
Tutti, ma proprio tutti, amano la Fiat Panda 4×4. Con il suo design unico firmato da Giugiaro, le sue molteplici capacità nel fuoristrada e la sua carrozzeria a due volumi fa sì che sia un’auto “tuttofare”. Arrivati al suo 40° compleanno, il designer Niels van Roij ha realizzato un restmod davvero unico, la Fiat Panda 4×4 Piccolo Lusso.
Nasce dalla base di una Panda 4×4 Sisley, la versione più ricercata della Panda che comprendeva carrozzeria con vernice metallizzata e addirittura i lavafari. Una vera sciccheria. Le versioni Sisley, inoltre, avevano un logo unico, in cui vi era raffigurato un uomo su una canoa. Van Roij è partito proprio dal logo, utilizzandolo in tutto per tutto. Non si è fermato infatti nel riutilizzo del logo stesso, che è presente in tutta l’auto, ma ha utilizzato una tavolozza colori ispirata dai colori della costa mediterranea.
La vernice color Azzurro non si ferma sulla carrozzeria, ma continua anche sui cerchi d’acciaio (compresa la ruota di scorta che si trova nel vano motore) e addirittura anche sui pannelli interni delle portiere. Di colore marrone e marrone chiaro sono rifiniti gli interni – sedili, rivestimenti delle portiere, il volante e il cruscotto. Ma ciò che cattura davvero l’attenzione è il bagagliaio, con il suo rivestimento in teak che prende ispirazione da uno yacht.
Sebbene la Piccolo Lusso abbia interni piuttosto lussuosi, il suo cuore e la sua anima rimangono quelle di un tempo. Sono stati mantenuti infatti il motore 1.000 da 50 CV, cambio manuale, la trasmissione a quattro ruote motrici derivata da Steyr-Puch, il suo tipico clinometro sul cruscotto e i finestrini manuali. È un po’ come una tuta da moto foderata di velluto: robusta e affidabile ma molto comoda da indossare.
Per la realizzazione della Piccola Lusso, il designer Niels van Roij ha collaborato con il rivenditore di auto d’epoca olandese Kaeve Cars e il suo prezzo è di 30.000 euro. Piuttosto costosa come Fiat Panda 4×4, sì, ma decisamente economico come restmod. Proprio per questo si spera che l’acquirente non la chiuda in un garage ma che la utilizzi con lo spirito che l’ha sempre contraddistinta e cioè su strada e fuoristrada.