La Toyota Celica con il cuore di una Honda S2000
Prendete una vecchia Toyota Celica e montatele un motore capace di raggiungere un altissimo numero di giri come quello della Honda S2000. Il risultato sarà un auto eccezionale, proprio come quella di cui parliamo in questo servizio.
La base di partenza è una Celica del 1977 che è stata completamente restaurata e profondamente modificata. Il proprietario ha rivelato di aver acquistato la vettura a scatola chiusa nel 2010, scoprendo poi che aveva un sacco di ruggine. Già all’epoca però era dotata del motore della S2000.
L’auto è stata quindi smontata completamente per riparare tutte le parti arrugginite. Con la base sana, il tutto è stato rimontato, installando anche dei passaruota svasati. La carrozzeria è stata riverniciata in Midnight Purple III, una tinta resa celebre dalla Nissan Skyline R34 GT-R.
A livello meccanico, la Celica è stata dotata di sospensioni ad aria a controllo elettronico con ammortizzatori Bilstein, barre antirollio aftermarket, nuove boccole in poliuretano e di un set di cerchi personalizzati BBS RS da 16” con finitura Black Solar Rain.
Anche il 4 cilindri aspirato da 2,2 litri della S2000 ha subito delle modifiche, tra cui copertura della valvola Neo Chrome e corpi farfallati indipendenti da 48 mm. Supporti motore, tappo dell’olio, coperchio del pacco bobine e tappo del radiatore hanno ricevuto una finitura cromata. Come sulla S2000 il cambio è manuale a 6 marce, ma in questo caso è accoppiato al differenziale a slittamento limitato della Toyota AE86.
Resta molto poco degli interni della Celica originaria. Il dettaglio più particolare riguarda il rivestimento in pelle scamosciata di pannelli delle portiere, padiglione, consolle centrale e cruscotto. Troviamo anche i sedili Bridge Stadia Venus II, dettagli in fibra di carbonio viola e un nuovo volante a tre razze.