Lamborghini, cinque record mondiali che (forse) non conosci
Nella sua lunga storia, Lamborghini può vantare numerosi record mondiali. Di seguito ne abbiamo riepilogati cinque, tra i più celebri e importanti, che forse non conosci.
L’auto con superficie più vetrata
Cominciamo con una curiosità che non passa inosservata: la Marzal, il veicolo disegnato da Marcello Gandini per la carrozzeria Bertone, è l’auto con la superficie vetrata più estesa. Merito dei suoi 4,5 metri quadri di vetri che spaziano dalla fiancata al tetto.
L’auto progettata dal team più giovane
Lamborghini è una casa automobilista nota per dare il giusto spazio ai giovani talenti. Ebbene, la Miura è un esempio di questa abitudine. Ferruccio Lamborghini ebbe un giorno l’intuito di avvalersi di collaboratori selezionati all’interno delle università e, nel 1966, con un’età media di appena 29 anni, organizzò un team di under 30 che fece la storia. Marcello Gandini, designer, e Bob Wallace, collaudatore, entrambi di 28 anni, insieme a Gian Paolo Dallara, capo ingegnere, e Paolo Stanzani, assistente ingegnere, di 30 anni, diedero vita alla Miura, un’auto straordinaria entrata nel mito.
L’auto di serie più bassa
A proposito di Miura, con i suoi 105,5 cm di altezza si tratta dell’auto stradale prodotta in serie più bassa in assoluto. Una caratteristica di stile che, ancora oggi, fa parte dei principali biglietti da visita di Lamborghini.
Il primo SUV super sportivo
Tra gli altri record Lamborghini troviamo anche quello attribuito a LM 002, presentata a metà degli anni ’80 e in grado di rappresentare un veicolo completamente diverso rispetto a quanto offriva il mercato all’epoca. Caratterizzato da una cilindrata di 5.167 cc e 450 CV a 6.800 giri/min, proprietà off-road e design dalle linee possenti, fu realizzato in 300 unità divenendo il primo super SUV sportivo ad essere prodotto in serie.
La prima auto con le porte a forbice
L’ultimo record che vogliamo presentare è quello della Countach, la prima auto con le porte ad apertura verticale, a forbice. Non tutti sanno che questa scelta non è stata solo estetica, ma anche funzionale: l’apertura verso l’alto permette infatti al conducente di sporgersi per vedere meglio la zona retrostante la vettura in fase di retromarcia, risolvendo il problema della scarsa visibilità posteriore…