L’auto più piccola del mondo: dimentica le minicar, questo gioiello lillipuziano è uno schianto
Altro che minicar: ecco una macchina inserita nel Guinness World Records come l’auto di serie più piccola mai realizzata al mondo.
Le auto moderne stanno diventando più grandi, più larghe e più confortevoli. Da quando sono arrivati i SUV, poi, il trend è cambiato. La loro popolarità ha fatto diventare tutto più grande, più largo e mastodontico. Auto piccole, strette e “piatte” ormai non le cerca più nessuno. Almeno finora.
Sì, proprio cosa, una volta la gente era contenta di avere un’auto con il tetto sopra la testa invece di una bicicletta o una motocicletta, se non fosse che bastavano due gocce di pioggia per bagnarti, da qui il primo e primario desiderio di avere una macchina.
Nella metà del secolo scorso, all’indomani della Seconda Guerra Mondiale, mentre in Germania si pubblicizzavano veicoli come il Messerschmitt Karo, la BMW Isetta, il Maico, lo Zündapp Janus o il Goggomobil, c’era chi sognava il mondo delle auto, diverso.
C’era un’azienda nell’Isola di Man, tra Gran Bretagna e Irlanda, che cercò di scrivere una storia diversa. Una storia visionaria e innovativa il cui concept cinquanta anni dopo sarebbe diventato la regola per tutte quelle auto da città: piccole ma confortevole, pratiche e per certi versi uniche.
Ritorno al futuro
Con Peel si torna a parlare in maniera preponderante di automobili piccole. Le più piccole al mondo. Un’idea partorita nel 1961, quando la Peel P50 apparve finalmente sul mercato. In due anni ne furono creati 120 esemplari.
L’azienda britannica non ebbe molta fortuna sul mercato, era una sorta un genio incompreso, basti pensare alla Peel Trident a tre ruote del 1965, pensata per due persone, soltanto nel corso degli anni si è guadagnata un classico seguito di culto tra gli appassionati di auto. Ora il ritorno al futuro.
Ce ne sono appena 45 al mondo
Lunga appena 185,42 centimetri, larga nemmeno 100, la Trident è diventato un’auto talmente iconica da essere stata battuta all’asta quasi 80mila sterline, 94mila euro tanto per intenderci. In primis perché ce ne sono appena 45 al mondo, ma anche per tanti altri motivi. Per lo stravagante motore (solo 4,4 cavalli su 49 cc), una cupola trasparente in fibra di vetro come tetto, quella composizione talmente stravagante (composta da due soli componenti principali) da diventare un unicum. E ancora.
Nessun ammortizzatore, nemmeno un pulsante o un interruttore, magari un clacson. Niente. Sotto il parabrezza, in quello che sarebbe un cruscotto, si trova un piccolo interruttore, niente di più. Tachimetro, contagiri o orologio dovete portarvi da casa, non raggiungere i 50 chilometri all’ora. Eppure la Trident è stata inserita nel Guinness World Records come l’auto di serie più piccola mai realizzata al mondo.